Dopo la frana Un po' di tregua per gli abitanti di Brienz, ma poi che succederà?

bt, ats

4.7.2023 - 16:39

A quasi due mesi dall'evacuazione a causa di una minacciosa frana, gli abitanti del villaggio grigionese di Brienz/Brianzuls, frazione del comune di Albula/Alvra, hanno potuto tornare a casa. Secondo gli esperti, possono aspettarsi almeno qualche settimana di tranquillità. Resta però da capire cosa succederà dopo.

Un abitante di Brienz porta le sue cose in casa dopo che l'evacuazione è stata revocata
Un abitante di Brienz porta le sue cose in casa dopo che l'evacuazione è stata revocata
KEYSTONE/Gian Ehrenzeller

Il divieto d'ingresso generale è stato revocato lunedì dalle autorità locali. Alcuni residenti ne hanno subito approfittato, trascorrendo la notte nel proprio letto per la prima volta dal 12 maggio, ha spiegato a Keystone-ATS il portavoce del comune Christian Gartmann.

Gli altri abitanti non dovrebbero tardare a fare rientro. Tolto chi si trova attualmente in vacanza, ci si attende che l'intera popolazione torni a rianimare il villaggio.

«Le persone sono molto sollevate e rassicurate dal fatto che l'incertezza sia finita», ha aggiunto Gartmann. L'evacuazione si era resa necessaria in quanto circa 2 milioni di metri cubi di roccia minacciavano di crollare su Brienz.

Il crollo il 16 giugno

Nella notte del 16 giugno, la frana si è effettivamente materializzata e 1,2 milioni di metri cubi si sono staccati dalla montagna. La colata di detriti si è tuttavia fermata poco prima del paese.

Le autorità hanno ora attivato la fase «gialla». Ciò significa che nelle prossime settimane non si prevede un aggravamento della situazione e nuovi pericoli per gli 84 abitanti. Ma una seconda evacuazione non è da escludere. Vi sono infatti altri 2-4 milioni di metri cubi di roccia «friabile» che in futuro potrebbero scendere a valle e che stanno venendo monitorati.

Attualmente, il divieto di ingresso è stato limitato a una zona a rischio situata a nord del villaggio. Alcuni sentieri escursionistici restano pure a loro volta «off limits» a causa del pericolo di caduta di massi.

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