GrigioniNel 2026 prenderanno il via i lavori di risanamento del fiume Spöl nel Parco nazionale
anve, ats
17.12.2024 - 17:11
La commissione federale del Parco nazionale svizzero ha approvato il progetto delle Officine elettriche engadinesi (EKW) per risanare il torrente Spöl, rimasto contaminato da policlorobifenili (PCB) cancerogeni nel 2016.
Keystone-SDA, anve, ats
17.12.2024, 17:11
17.12.2024, 17:14
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La decisione della commissione federale del Parco nazionale svizzero, che segue quella del Canton Grigioni, è un «passo importante», scrive l'azienda elettrica engadinese oggi in un comunicato. Un passo che ora legittima la pubblicazione dei lavori di pianificazione. I lavori preparatori dovrebbero iniziare l'anno prossimo e comprendono anche il trasferimento di circa 12'000 pesci.
«Andiamo a spopolare circa tre chilometri di fiume», ha detto il direttore delle EKW, Giacum Krüger, a Keystone-ATS. «Gli esemplari verranno spostati nella parte a valle dello stesso fiume, verso Zernez.
Un lavoro complicato, in una zona non facile da raggiungere, che faremo a mano. Ci vorranno, tempo permettendo, due settimane per portarlo a termine.»
Più tardi seguiranno delle misure di drenaggio nelle sezioni interessate del torrente. Se tutto procederà senza intoppi, i lavori di ripristino del fiume all'interno del Parco nazionale svizzero dovrebbero iniziare nel 2026.
Ripartizione dei costi ancora aperta
La contaminazione risale al 2016, quando le EKW hanno fatto eseguire dei lavori di protezione dalla corrosione sul muro della diga Punt dal Gall ad un'azienda esterna. Durante l'operazione la vernice antiruggine è fuoriuscita nel fiume e la sostanza tossica PCB, ora vietata in tutto il mondo, ha inquinato l'acqua.
Il tratto di una sessantina di metri sotto il muro della diga è già stato bonificato nel 2017. Per i restanti 5,6 chilometri ha fatto a lungo discutere la ripartizione dei costi. Nel 2021 l'Ufficio della natura e l'ambiente (UNA) grigionese aveva emesso una disposizione, che obbligava le EKW a bonificare il tratto superiore dello Spöl.
Il Parco nazionale, le EKW, Acqua Viva, Pro Natura e WWF fecero ricorso. I ricorrenti organizzarono poi nel 2022 una tavola rotonda assieme al Cantone nella speranza di trovare una soluzione condivisa. Nel 2023 il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dell'ambiente, alla quale sottostà l'UNA, aveva approvato la nuova proposta di risanamento, aprendo così la strada a una bonifica in tempi ragionevoli.
«Ad oggi la ripartizione dei costi non è ancora chiara ed è oggetto di processi attualmente in corso», ha dichiarato Krüger. «Le EKW hanno messo da parte un accantonamento di 20,8 milioni di franchi per finanziare il tutto, dai lavori accompagnatori sull'impatto ambientale a quelli di risanamento». Secondo il direttore delle EKW è probabile che ci vorranno ancora anni per risolvere la ripartizione dei costi.