GrigioniLa strategia della cultura convince il Parlamento
anve, ats
22.10.2024 - 17:19
Il Gran Consiglio grigionese ha approvato quasi all'unanimità la seconda strategia per la promozione della cultura 2025-2028. Per il quadriennio sono nuovamente previsti 12 milioni di franchi.
Keystone-SDA, anve, ats
22.10.2024, 17:19
22.10.2024, 17:22
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Con 109 voti favorevoli e solo due contrari il Gran Consiglio ha accettato la nuova strategia della cultura, che verrà attuata nei prossimi quattro anni. I punti centrali della prima versione, introdotta nel 2020, rimarranno validi e verranno solo apportate alcune aggiunte e precisazioni.
«Ad esempio si è accennato in modo più preciso al settore amatoriale», ha spiegato la presidente della Commissione per la formazione e la cultura, Gabriela Menghini-Inauen (UDC), a Keystone-ATS. È stato anche inserito il desiderio di rafforzare il turismo culturale oppure fare traduzioni nella lingua dei segni.
Questi complementi sono stati aggiunti dopo aver coinvolto numerosi operatori culturali, consultati durante il «Vertice grigionese della cultura», che si è tenuto nel novembre 2023. «In questi quattro anni di esperienza si è giunti alla conclusione che tre milioni di franchi all'anno sono l'importo corretto, anche se nel primo quadriennio non sono stati completamente esauriti», continua la granconsigliera Menghini-Inauen. Nel messaggio del Governo si legge infatti che sono stati spesi 9,4 milioni di franchi. Meno dei 12 previsti a causa delle restrizioni legate alla pandemia.
Più soldi per la cultura?
La questione finanziaria è stata accennata anche in Parlamento. Stando al messaggio, il Governo propone di versare un nuovo importo di circa 600'000 franchi. Con la prima strategia il Cantone ha stipulato 24 accordi di prestazione con diverse istituzioni culturali. Questi non saranno più legati alle priorità di finanziamento della strategia per la promozione della cultura.
«La proposta del Governo è quella di aumentare i mezzi ordinari che stanno a disposizione dell'Ufficio della cultura», ha spiegato Gabriela Menghini-Inauen. In questo modo l'esecutivo cantonale intende dare più sicurezza nella pianificazione ai beneficiari degli accordi di prestazione.
Questa proposta esula però dalla discussione sulla strategia per la promozione della cultura e verrà discussa nella sessione di dicembre, quando il Gran Consiglio si occuperà del preventivo 2025.