Grigioni L'ambasciatrice d'Olanda in visita al 100% (bio) Valposchiavo

danu, ats

4.11.2021 - 15:41

L'Ambasciatrice dei Paesi Bassi Hedda Samson ha fatto visita al progetto 100% (bio) Valposchiavo. Nella foto presso l'Erboristeria biologica Raselli di Le Prese (GR)
L'Ambasciatrice dei Paesi Bassi Hedda Samson ha fatto visita al progetto 100% (bio) Valposchiavo. Nella foto presso l'Erboristeria biologica Raselli di Le Prese (GR)
Keystone

L'Ambasciatrice dei Paesi Bassi Hedda Samson ha voluto conoscere il progetto «100% (bio) Valposchiavo». Oltre al progetto, oggi la diplomatica ha visitato anche due realtà imprenditoriali della Regione Bernina: l'Erboristeria Raselli e la Macelleria Branchi.

Se in Svizzera le coltivazioni biologiche raggiungono il 15 percento e nel Grigioni quasi il 60 percento, in Valposchiavo (GR) il valore raggiunge quota 95 percento. Così ha esordito oggi il direttore del progetto Francesco Vassella, alla presenza dell'Ambasciatrice dei Paesi Bassi Hedda Samson e del delegato all'agricoltura Peer Vermeij, l'esperto olandese che in questo settore cura i rapporti con la Germania, la Svizzera e l'Austria. Presenti all'evento anche esponenti politici locali e rappresentanti dell'Amministrazione cantonale grigionese.

Il progetto «100% (bio) Valposchiavo», così Vassella, «mira idealmente, ma in effetti anche concretamente, ad avvicinarsi alla soglia del 100 percento di coltivazioni agricole biologiche nella Regione Bernina. Si tratta di un territorio abitato da poco meno di 5000 abitanti, che su una lunghezza di soli 25 chilometri, passa dagli oltre 2000 metri del Passo del Bernina ai 500 metri al confine con l'italiana Valtellina.

16 milioni per 11 aziende innovatrici

Il progetto «100% (bio) Valposchiavo» prevede un investimento complessivo di 16 milioni di franchi. Dei 10 milioni sussidiabili, il Cantone dei Grigioni garantisce un sostegno di 3,4 milioni e la Confederazione di altri 4.3 milioni. Il finanziamento rientra nel quadro dei progetti di sviluppo regionale.

Oltre alla creazione di una piattaforma digitale per la gestione della commercializzazione e della distribuzione dei prodotti «b2b» ("business to business», «da attività ad attività"), il progetto comprende la realizzazione di 11 sottoprogetti nell'arco di 6 anni, fra il 2020 e il 2025. Per citarne alcune, le iniziative imprenditoriali «targate bio» vanno dalla creazione di un nuovo centro di lavorazione per la frutta da tavola e le bacche, ad un impianto di essiccazione per le erbe aromatiche, dall'ampliamento di una macelleria biologica alla realizzazione di un punto di raccolta per cereali, dallo sviluppo di una produzione di uova biologiche alla costruzione di un caseificio aziendale.

Un'agricoltura che genera valore aggiunto

Il responsabile cantonale dei Grigioni per i progetti di sviluppo regionale Gian Andrea Pola ha spiegato come il progetto sia innanzitutto uno strumento di politica agraria, che favorisce e promuove la collaborazione fra produttori, trasformatori e venditori del prodotto regionale. Attraverso questo strumento, così Pola, la sua realizzazione permette la creazione di valore aggiunto direttamente sul territorio, per favorire il consumo interno e l'esportazione verso il resto della Svizzera.

Erbe, carne e l'Ambasciatrice d'Olanda

Hedda Samson è arrivata con il Trenino rosso del Bernina perché la strada innevata del passo le ha fatto paura. «Un viaggio certamente impegnativo per raggiungere questa vostra regione discosta», ha commentato nel suo breve intervento la diplomatica olandese, «ma che mi ha permesso di conoscere finalmente questo progetto interessante ed innovativo di cui si parla spesso in tutta la Svizzera».

La presentazione si è conclusa con la visita all'azienda di erbe aromatiche, che fa capo al pioniere dell'agricoltura biologia in Svizzera Reto Raselli a Le Prese (GR), e alla Macelleria Branchi di Brusio (GR), un piccola realtà che pone l'accento sulla produzione biologica di carne, di salumi e di insaccati.

danu, ats