GrigioniDal Governo 100 milioni per soccorrere gli ospedali retici in crisi
anve, ats
12.11.2024 - 15:10
Per poter garantire l'assistenza sanitaria in tutte le regioni del Canton Grigioni, il Governo vuole poter concedere dei prestiti transitori agli ospedali in difficoltà. L'esecutivo propone un credito quadro di 100 milioni di franchi.
12.11.2024, 15:10
12.11.2024, 15:11
SDA
Attualmente la maggior parte degli ospedali pubblici grigionesi non possono ricevere dei prestiti per garantire la liquidità, scrive oggi il Governo in un comunicato. Per questa ragione il Cantone vuole creare la possibilità di concedere mutui alle strutture sanitarie che si trovano in difficoltà finanziarie. Il Governo propone un credito quadro pari a 100 milioni di franchi.
Restituzione nel giro di dieci anni
«Speriamo che questi soldi bastino», ha dichiarato il segretario generale per il settore sanità, protezione della popolazione e affari militari, Hans Peter Risch, a Keystone-ATS. «Gli ospedali dovranno restituire i soldi nel giro di massimo dieci anni. Se non dovessero riuscire a restituire la somma, i comuni dovranno assumersi il 50% dei costi del prestito». Per questo i mutui verranno concessi solo con il consenso della maggioranza dei comuni della rispettiva regione di assistenza sanitaria.
Gli ospedali che necessitano dei prestiti dovranno presentare al Governo un piano di misure. «Questa è la premessa. I nosocomi devono presentare quali sono i problemi e in che modo intendono nuovamente raggiungere un risultato d'esercizio positivo», ha spiegato Risch. Spetterà poi all'esecutivo prendere una decisione in merito.
Vista l'urgenza della situazione, il Governo ha deciso di svolgere un'indagine conoscitiva, invece di una consultazione. «In questo modo dimezziamo le tempistiche, che per un processo legislativo di solito necessitano due anni», continua Risch. Il sondaggio durerà fino al 16 dicembre ed è rivolto principalmente agli ospedali, ai comuni, alle regioni di assistenza sanitaria, ai partiti politici e alle associazioni di categoria.