Ecco le causeFrana mortale a Cimadera, le analisi geologiche spiegano la tragedia
Paolo Beretta
1.2.2025
Il luogo della frana fotografato il giorno dopo il dramma.
KEYSTONE
Stando alle informazioni raccolte dalla RSI il cedimento roccioso è stato causato da molteplici fattori naturali: tra i quali i cambi repentini di temperatura, il gelo e il disgelo e le precipitazioni di acqua e neve.
Stando all'emittente di Comano si sono concluse le verifiche e le analisi geologiche su quanto successo in Val Colla il 7 gennaio, poco prima di Cimadera, quando una frana ha ucciso un 44enne alla guida di un’auto in transito.
Da informazioni della RSI, lo scoscendimento, di ben otto metri cubi di materiale, ha avuto luogo per cause naturali, in un settore in cui non erano mai scesi massi.
Il cedimento è stato originato dai cambi repentini di temperatura, dal gelo e dal disgelo, dalle precipitazioni di acqua e neve che, con il tempo, hanno fatto lavorare la roccia, creando movimento, fino alla frana.
La zona è ritenuta al momento sicura, con la strada che rimane aperta. Nelle prossime settimane verranno comunque valutati eventuali interventi supplementari.
Nessun evento precedente
Dopo il tragico evento, giova ricordare, vi era stato il sopralluogo del team del geologo cantonale, erano state fatte le analisi e quindi rimessa in sicurezza la zona con la conseguente riapertura della strada.
A inchiesta appena aperta non erano state fornite informazioni riguardo alle cause che hanno portato la roccia a staccarsi e franare sulla strada.
Persone del luogo avevano riferito alla RSI che, negli ultimi 30 anni, quella parete rocciosa, chiamata Sasso dei corvi, non aveva destato particolari preoccupazioni. Un’impressione confermata dai rilevamenti storici del Cantone.