Polizia: «Fenomeno in crescita» Ecco quanti apparecchi radar sono stati distrutti in cinque anni in Ticino

SwissTXT

23.4.2024

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

L'ultimo impianto danneggiato è quello di Airolo domenica. La polizia: «Fenomeno in crescita, ma gli autori sono stati identificati e risponderanno a livello penale e finanziario».

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23.4.2024

È una notizia che fa discutere da giorni: quella dell’incendio appiccato a un radar semi-stazionario di Airolo, in Leventina. Si tratta dell’ultimo di una serie di vandalismi contro questi apparecchi. Una tendenza in crescita, secondo la Polizia cantonale, che ai microfoni della RSI parla di escalation: sono 6 i radar danneggiati in cinque anni.

Ma a differenza del fenomeno italiano Fleximan, in Ticino gli autori sono stati identificati e sono sempre diversi.

L’incendio di domenica ad Airolo è dunque l’ultimo episodio di una serie di danneggiamenti iniziata circa cinque anni fa: qualcuno si sfogò prendendo a mazzate un apparecchio a Cadenazzo, qualcun altro distrusse le telecamere del radar di Iragna. Fu preso di mira anche il fisso di Balerna, per citare i casi più clamorosi. Uno dei primi risale al 2019, quando fu scagliata una bomba molotov contro un radar a Pazzallo.

In effetti, se si esclude il caso più recente per il quale è ancora in corso l’indagine, la polizia 4 volte su 5 è riuscita a risalire ai responsabili dei danneggiamenti. E a quel punto sono guai. Non solo a livello penale, dovendo l’autore rispondere dei reati di danneggiamento e impedimento di atti dell’autorità, ma anche a livello finanziario, perché il costo di un radar non sono bruscolini.

La posta in gioco e il rischio di essere scoperti sono piuttosto elevati. Ma allora sorge il sospetto che dietro a quei gesti non ci sia soltanto la rabbia o la volontà di fare un dispetto alle forze dell’ordine, bensì il tentativo di distruggere le prove di un’infrazione grave per evitare un ritiro della patente.

Il più delle volte non è così, spiega la polizia, e comunque sarebbe del tutto inutile.

Al di là del movente, tocca prendere atto di un fenomeno in progressivo aumento anche in Ticino. Intanto la polizia ricorda l’importanza del rispetto dei limiti di velocità.