Lutto È morto l'ex consigliere federale ticinese Flavio Cotti

SwissTXT / ATS

16.12.2020

È scomparso uno dei grandi personaggi della politica ticinese: Flavio Cotti è morto mercoledì pomeriggio all'età di 81 anni.

Era ricoverato alla Clinica Santa Chiara di Locarno per le conseguenze del Covid, come anticipato da laRegione.

Membro del Partito popolare democratico, Cotti è nato a Prato Sornico il 18 ottobre del 1939. 

La carriera politica

La sua carriera politica nella fila del PPD è iniziata subito dopo aver ottenuto la licenza di diritto all'Università di Friburgo. Nel 1962 è diventato presidente del movimento giovanile del PPD, mentre dal 1964 al 1975 è stato membro del Consiglio comunale di Locarno e dal 1967 deputato nel Gran Consiglio ticinese.

Nel 1975, a soli 36 anni, è stato eletto in Consiglio di Stato e ha diretto i Dipartimenti economia pubblica, giustizia e militare e per un breve periodo anche il Dipartimento dell'interno. È stato presidente del Governo cantonale nel 1977 e nel 1981 e nel 1983 ha lasciato la carica, diventando il più giovane consigliere di Stato a riposo, per essere eletto in Consiglio nazionale.

Nel 1984 è diventato presidente del PPD ticinese e subito dopo del partito svizzero.

L'arrivo in Consiglio federale

Il 10 dicembre 1986 è stato eletto in Consiglio federale, al posto del dimissionario Alphons Egli, dal quale ha ereditato la direzione del Dipartimento federale dell'interno fino al 1993. In seguito ha preso in mano le redini del Dipartimento federale degli affari esteri fino al 1999.

Cotti, quale capo della diplomazia elvetica, assunse nel 1996 la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Quell'anno di presidenza coincise tra l'altro con l'attuazione degli accordi di pace di Dayton (che misero fine alla guerra civile jugoslava), le prime elezioni in Bosnia e gli sforzi di pace nel Caucaso. Dovette inoltre negoziare i primi accordi bilaterali con l'UE, fino alla loro conclusione nel dicembre 1998.

Nei 12 anni al Governo, fu due volte presidente della Confederazione: nel 1991, anno del Settecentesimo, e nel 1998, anno del 150esimo dello Stato federale.

Un sondaggio nel 2011 lo aveva incoronato come migliore presidente della Svizzera degli ultimi 20 anni.

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