Danni per oltre 7,5 milioni Due decreti per l’incendio in Gambarogno del gennaio 2022
Contro i responsabili la procura ha proposto sei mesi di carcere sospesi. Accertati danni per oltre 7,5 milioni di franchi.
Una superficie di 196 ettari tra la cresta del Monte di Gambarogno e la strada che porta al valico di Indemini. Venti giorni di intervento. Danni per oltre sette milioni e mezzo di franchi: al Comune di Gambarogno (quasi quattro milioni), al Cantone (più di due), ai Patriziati e a un privato. Sono le cifre emerse dall’inchiesta condotta sul maxi-incendio divampato lo scorso anno.
Contro i responsabili, come la RSI ha appreso mercoledì, il procuratore pubblico Simone Barca ha emesso dei decreti d’accusa per incendio colposo, proponendo una pena di sei mesi di carcere (sospesa condizionalmente) e una multa di mille franchi.
La vicenda
I due escursionisti svittesi giunsero in Ticino il 29 gennaio. Nel primo pomeriggio parcheggiarono l’auto sull’Alpe di Neggia. Da lì si incamminarono verso la cresta del Monte di Gambarogno, dove si fermarono per trascorrere la notte. Erano circa le 18.00 quando, all’interno di un cerchio formato con dei sassi, accesero il fuoco. Con tanto di foto postate sui social, e in barba al divieto vigente in Ticino.
Vedendo le immagini il padre di uno dei due ordinò loro di spegnerlo subito. Cosa che fecero. O meglio: che credevano di avere fatto, usando acqua, neve e urina. Dopo avere rigirato la brace andarono a dormire, ma attorno alle 2/2.30 vennero svegliati dalle fiamme.
Un fronte di una decina di metri, che invano cercarono di domare calpestandolo e gettando altra acqua. I giovani decisero allora di tornare al posteggio. Lungo il sentiero provarono a chiamare i pompieri, digitando sul telefonino «Feuerwehr Tessin». Non si accorsero dell’omonimia, e per errore tentarono così, senza riuscirci, di contattare la caserma della città di Tessin, in Germania.
