Una carriera da attore? Ecco il messaggio di Roberto Baggio: «Prossimamente in... Narcos 4»

bfi

23.4.2024

Instagram

Ha lasciato il calcio 20 anni fa, ma rimane un campionissimo con un largo seguito di tifosi in tutto il mondo. Roberto Baggio ha deciso di scherzare tramite la sua pagina Instagram.

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23.4.2024

Capelli lunghi e ondulati come il portiere colombiano René Higuita, baffi importanti, una forma fisica assai «rotonda» e un messaggio: «Prossimamente in Narcos 4».

Roberto Baggio si è candidato per la nuova stagione della serie tv sul più famoso narcotrafficante colombiano? No. Il Divin Codino non farà parte del cast, per buona pace dei suoi milioni di estimatori.

L'ex calciatore ha solo voluto scherzare sui social media, postando una sua foto modificata accanto a un suo ritratto. 

Pablo Emilio Escobar Gaviria sognava sì di diventare un calciatore mentre da bambino giocava per le strade dissestate di Medellín, ma poi ha seguito un'altra strada.

Roberto Baggio invece giocatore lo è diventato, eccome. Per lui niente «Plata o Plomo (soldi o piombo, in italiano)», l'unica cosa che ha colpito nella sua vita è il pallone.

Geniale, sempre educato, mai fuori dalle righe e uomo prima di essere un personaggio, stavolta ha fatto preoccupare molti tifosi.

«Ci hai fatto preoccupare», ha scritto qualcuno nei commenti. Al gioco ha partecipato anche la figlia Valentina, che ha scritto: «Roberto Emilio Gaviria».

Solo uno scherzo. Baggio non diventerà né attore né ha intenzione di tornare al calcio - come molti vorrebbero. Il Pallone d'Oro ha scelto anni fa: lavora la terra. 

Era il 1994...

Il nome Escobar ritorna così a far capolino nella vita di Roberto Baggio. Era l'estate del 1994 e il Divin Codino sbagliò l'indimenticato rigore che regalò la Coppa del Mondo al Brasile nello stadio stracolmo di Pasadena.

Ai margini del torneo iridato ci fu anche un fatto di sangue, che sconvolse il mondo del pallone e non solo.

Alcune settimane prima della finale, il 22 giugno 1994, la Colombia fu eliminata dal torneo dagli Stati Uniti. Andrés Escobar, il capitano della nazionale sudamericana, giocatore rispettato e amato, chiamato il «gentiluomo», segnò un autogol.

Rete che condannò la sua Nazionale all'eliminazione da USA '94. Sfortunata rete che gli costò la vita. Il 2 luglio il capitano venne freddato a colpi di pistola da un suo connazionale. 

«L'omicidio di Escobar è stata la cosa più sconvolgente di quel periodo», disse allora Roberto Baggio, bersaglio lui stesso di feroci critiche per quel rigore sbagliato.

«Un incidente incredibile e agghiacciante che purtroppo segnerà per sempre il torneo. E tutto per un autogol... Sconvolgente, morire così».