Subentrato a mons. LazzeriAlain de Raemy resta alla guida della Diocesi di Lugano
SwissTXT / red
20.10.2023 - 10:29
Una lettera del Nunzio a Berna conferma che l’Amministratore apostolico, subentrato un anno fa a monsignor Valerio Lazzeri, manterrà la guida pastorale.
SwissTXT, SwissTXT / red
20.10.2023, 10:29
20.10.2023, 10:52
SwissTXT / red
La nomina - ad interim - di monsignor Alain de Raemy, quale amministratore apostolico della Diocesi di Lugano «rimane in vigore senza modifiche». La conferma è contenuta in una lettera firmata dal Nunzio apostolico a Berna Martin Krebs. «Confermo che, fino a nuova decisione della Santa Sede, Lei manterrà la guida pastorale della Diocesi di Lugano secondo le norme indicate», scrive Krebs.
A un anno esatto dalla sua nomina, in seguito alle dimissioni del vescovo di Lugano Valerio Lazzeri, il decreto data infatti del 10 ottobre 2022, è stato lo stesso De Raemy ha chiedere a monsignor Krebs chiarimenti sulla tempistica, i diritti e i doveri di un Amministratore apostolico.
Nella lettera di spiegazioni, datata 18 ottobre, il Nunzio, oltre a confermare de Raemy alla guida della Diocesi, ricorda che l’Amministratore ha tutti i diritti, le facoltà e gli uffici di un Vescovo diocesano, così da garantire lo svolgimento della attività ordinaria.
«Anche se non può stravolgere l’organizzazione della Diocesi stessa, egli - riporta la Curia - ha la facoltà di sviluppare e migliorare tutte le potenzialità di tematiche specifiche, anche pastorali. Ha persino il dovere di promuovere tutte quelle che è già stato avviato in passato (per esempio, lo sviluppo delle Reti pastorali)».
Entrano in vigore anche alcune disposizioni
Il Nunzio, nella lettera, ricorda anche che alcune disposizioni entrano in vigore dopo un anno di vacanza della sede. «In primo luogo, con il consenso del Collegio dei Consultori, l’Amministratore apostolico può concedere a un chierico l’escardinazione e l’incardinazione, come pure la licenza di trasferirsi in un’altra Chiesa particolare. Inoltre, l’Amministratore può nominare i parroci».
Nel documento il Nunzio si congratula con de Raemy e lo ringrazia per «il proficuo servizio pastorale» svolto. Parole che, alla luce della conferma, sono anche di sostanza e non solo di forma.