Giustizia ticinese L'ex UDC Paolo Clemente Wicht condannato per appropriazione indebita

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8.11.2024 - 10:35

Paolo Clemente Wicht
Paolo Clemente Wicht
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L’ex granconsigliere ed ex presidente dell’UDC ticinese è stato ritenuto colpevole di falsità in documenti e appropriazione indebita ripetuta. Già annunciato il ricorso in appello. Lo riferisce la RSI.

L’ex presidente dell’UDC ticinese e ex granconsigliere Paolo Clemente Wicht è stato condannato venerdì per falsità in documenti e appropriazione indebita ripetuta a 22 mesi di carcere sospesi.

Per la Corte delle assise criminali il 58enne ha utilizzato circa 1 milione e mezzo di franchi di sua moglie (da cui sta divorziando) per scopi non concordati.

In particolare per coprire i suoi debiti e vivere, come ha detto il presidente della Corte Amos Pagnamenta, «al di sopra delle sue possibilità».

L’avvocato difensore Elio Brunetti ha già annunciato che ricorrerà in appello.

I prelievi contestati sono avvenuti tra il 2015 e il 2019 dai conti su cui Wicht aveva il pieno accesso.

La vicenda processuale ha avuto un iter travagliato. In un primo momento il procuratore pubblico Daniele Galliano (che aveva ereditato l’incarto) aveva emesso un decreto d’abbandono per mancanza di prove.

Nel gennaio 2023 la Corte dei reclami penali ha però parzialmente accolto il reclamo della moglie riportando l’ex politico a giudizio.

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