Epidemia Altri otto morti in Ticino. Cocchi: «Pranzo di Pasqua ristretto»

SwissTXT / pab

9.4.2020 - 12:30

Matteo Cocchi, comandante della polizia ticinese.
Matteo Cocchi, comandante della polizia ticinese.
Source: tipress

Sono saliti di otto unità i decessi in Ticino legati all'epidemia di COVID-19 nelle ultime 24 ore, arrivando così a 219. Oltre 50 i nuovi malati. Cocchi: «Pranzo di Pasqua ristretto».

Le cifre sono state rese note dallo Stato maggiore di condotta cantonale. I contagi registrati nelle ultime 24 ore sono invece 55, per un totale di 2’714.

Nel contempo altre 27 persone sono state dimesse dagli ospedali, per un totale di 447 dall’inizio della crisi.

Negli ospedali COVID-19 sono ricoverate 301 persone: 229 in reparto e 72 in terapia intensiva, di cui 68 intubate.

«Discesa verso il Ticino rallentata»

«Non c’è un divieto di movimento all’interno del territorio svizzero, di conseguenza la gente può muoversi. Però la discesa verso il Ticino sta rallentando», ha affermato Matteo Cocchi.

Il comandante della polizia ticinese, giovedì mattina, ha fatto il punto alla trasmissione radiofonica Albachiara di Rete Uno sul fine settimana festivo, ribadendo che le autorità invitano i turisti a non venire a soggiornare nel Cantone.

«Informiamo sia a Göschenen che a Splugen e spieghiamo che in Ticino è tutto chiuso, alberghi, bar, ristoranti e che quindi è inutile scendere perché non è il momento giusto visto che non ci si può divertire e approfittare del nostro bel cantone» ha proseguito Cocchi.

Anche per i residenti sarà una Pasqua diversa dal solito: «Le regole sono chiare, e sono state ancora ribadite mercoledì sera da tre membri del Consiglio di Stato: bisogna effettuare solo spostamenti strettamente necessari ed evitare qualsiasi tipo di assembramento per le festività pasquali. Il pranzo di Pasqua dovrà quindi essere fatto nella stretta cerchia famigliare. Per una volta saremo costretti a non invitare parenti e amici».

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