USA Trump ha giurato, è lui il 47esimo presidente: «Deporterò milioni e milioni di migranti illegali»

SDA

20.1.2025 - 18:08

Donald Trump ha appena giurato come 47esimo presidente degli Stati Uniti nelle mani del presidente della Corte suprema John Roberts. Ora è ufficialmente il comandante in capo.

Keystone-SDA

Trump è stato accolto dagli applausi dei presenti e da un'ovazione alla Capital One Arena, un impianto sportivo coperto multifunzione di Washington, dove sono stati allestiti maxi schermi per consentire ai sostenitori del magnate di seguire la cerimonia, spostata al chiuso per il freddo che si è abbattuto sulla capitale statunitense.

Con i suoi 78 anni, è il presidente più vecchio ad aver giurato. Donald Trump ha giurato sulla bibbia usata da Abraham Lincoln nel 1861 e su una che gli è stata regalata dalla madre nel 1955, quando il presidente aveva solo nove anni.

James David Vance (conosciuto come J.D. Vance) ha giurato come vicepresidente degli Stati Uniti nella mani del giudice della Corte suprema Brett Michael Kavanaugh. Con i suoi 40 anni, è uno dei più giovani numero due della Casa Bianca.

Musk, Bezos e Zuckerberg in prima fila

In prima fila i tre uomini più ricchi del mondo, Elon Musk (patron di Tesla, X e SpaceX), Jeff Bezos (di Amazon) e Mark Zuckerberg (di Meta), insieme ai direttori di Google, Apple e TikTok: la nuova oligarchia tech denunciata recentemente da Biden.

Meloni unica leader europea. Bush, Clinton, Obama e Biden, presidenti di un'America che fu

Quindi gli ospiti stranieri, tra cui spiccano la premier italiana Giorgia Meloni (unica leader europea presente), il presidente argentino Javier Milei e il vicepresidente cinese Han Zheng.

Presenti anche gli ex presidenti con le mogli, a parte Michelle Obama: i Bush, i Clinton, Obama e, dopo mezzogiorno, anche i Biden. Tutti con espressioni spaesate o spazientite, immagini dell'America del passato che non c'è più.

Quando entra Trump, dando un falso bacio alla moglie, è un'ovazione, ma è solo il preludio del bagno di folla del pomeriggio tra i suoi 20'000 fan alla Capital One Arena, un impianto sportivo coperto multifunzione di Washington, per la mini parata. Poi via verso lo Studio Ovale per firmare la raffica di ordini esecutivi prima dei tre balli inaugurali della serata.

Discorso d'insediamento: «L'età dell'oro comincia ora»

Per rilanciare gli Usa, almeno secondo la sua visione, il neopresidente Donald Trump abolisce anche il mandato per le auto elettriche e si impegna a ritirare ancora una volta Washington dall'accordo sul clima di Parigi.

Fra i decreti è attesa anche la proroga del divieto della piattaforma cinese di condivisione di video TikTok, promessa alla vigilia del giuramento.

Immigrazione

«Deporterò milioni e milioni di migranti illegali», ha detto il presidente nel suo discorso di insediamento annunciando la dichiarazione di emergenza al confine col Messico e l'invio dell'esercito.

I primi decreti firmati vanno proprio in questo senso e includono il ripristino della politica Remain in Mexico (restate in Messico) oltre all'avvio delle procedure per cambiare il nome al Golfo del Messico, facendolo diventare Golfo d'America.

Trump ha dato il calcio di inizio anche al processo per dichiarare i cartelli della droga «organizzazioni terroristiche straniere» e abolire lo Ius soli, uno dei cardini della democrazia americana. Fra le priorità, anche la ripresa della costruzione del muro con il Messico.

Energia e clima

Parlando «dell'oro nero che scorre sotto i nostri piedi», Trump ha proclamato l'emergenza energetica nazionale per spingere quel «drill baby drill» – l'espansione delle trivellazioni – che ha promesso in campagna elettorale.

Il presidente vuole anche mettere fine al mandato per le auto elettriche voluto dal suo predecessore Joe Biden, ossia alle quote fissate dall'ex presidente per spingere sulla transizione verde. «Le azioni sull'energia daranno ai consumatori la possibilità di scegliere i loro veicoli, le loro lavatrici e le loro lavastoviglie», ha spiegato la Casa Bianca, assicurando che le nuove misure energetiche ridurranno il costo della vita e aiuteranno il calo dell'inflazione.

Per aiutare gli americani, Trump intende inoltre ritirare ancora una volta gli Stati Uniti dall'Accordo sul Clima di Parigi, ritenuto un fardello per le aziende a stelle e strisce.

Tasse e dazi

«Invece di tassare i nostri cittadini, imporremo dazi sui paesi stranieri per arricchire i nostri connazionali», ha detto Trump rivolgendosi agli americani. Le tariffe però non arriveranno subito.

Trump ha chiesto infatti prima alle agenzie federali di studiare ed esaminare le pratiche commerciali e i rapporti commerciali degli Stati Uniti con la Cina e gli altri paesi confinanti. Solo successivamente annuncerà la sua politica commerciale all'insegna dell'America First (primato all'America).

«L'America non sarà più obbligata verso organizzazioni internazionali che puniscono le imprese americane per la sua politica fiscale», ha osservato la Casa Bianca.

Solo due sessi

Fra i primi provvedimenti che Trump ha firmato ce n'è uno che ordina all'amministrazione federale di riconoscere solo due sessi. «Stabilirà come realtà biologica gli uomini e le donne e proteggerà le donne dall'estrema ideologia di genere», ha fatto sapere la Casa Bianca.

Diversità, equità e inclusione

Trump ha congelato «le assunzioni di burocrati, eccetto nelle aree ritenute essenziali, per mettere fine all'assalto degli attivisti DEI (Diversity, Equity, Inclusion) inutili e strapagati» che affollano le agenzie federali, ha assicurato la Casa Bianca, riferendosi alla quote di donne e minoranze che le aziende e le agenzie governative sono incoraggiate ad assumere per promuovere una maggiore inclusione e creare un ambiente operativo che rifletta la diversità dell'America.

Muovendosi in questa direzione, Trump punta ad offrire agli americani i «servizi migliori» che meritano, ha aggiunto la Casa Bianca. Il presidente intende anche firmare il ritorno in ufficio dei dipendenti federali, che solo per il 6% sono tornati a sedersi alle loro scrivanie dopo il Covid-19.