Non succedeva da 6 mesiBen nove morti per Covid in Ticino in una settimana
SwissTXT / red
19.10.2022
Se il numero delle vittime del virus è in aumento, quello dei contagi non è invece più cresciuto. Tornano a crescere invece anche i pazienti in terapia intensiva e il numero di contagi nelle case anziani.
SwissTXT / red
19.10.2022, 10:42
19.10.2022, 11:15
SwissTXT / red
Dopo un periodo di forte accelerazione, la diffusione del Covid-19 ha leggermente rallentato la sua progressione nel corso dell'ultima settimana, durante la quale sono stati registrati 2'728 contagi a fronte dei 3'044 dei sette giorni precedenti.
Si tratta comunque di un livello elevato e secondo l'Ufficio del medico cantonale è ancora presto per concludere che si sia arrivati a una stabilizzazione.
A livello svizzero, lo ricordiamo, nell'ultima settimana sono stati registrati 37'032 casi (ovvero 1453 in più dei sette giorni precedenti), i morti sono stati 21 (9 una settimana prima) e i ricoverati 543 (396).
Gli effetti delle infezioni delle settimane precedenti, quindi, si fanno sentire negli ospedali: in Ticino sono ora infatti 157 i pazienti positivi ricoverati (-2,5%), ma salgono a 10 i malati gravi in terapia intensiva (vale a dire quattro in più rispetto a mercoledì scorso).
Ma, soprattutto, si contano nove nuovi decessi, un dato che non si vedeva da sei mesi. Sale così a 1'248 morti il bilancio complessivo della pandemia.
La situazione nelle case anziani
Per quanto riguarda le case per anziani ticinesi, nella settimana da 10 al 16 ottobre si contavano 63 residenti positivi, contro i 45 di sette giorni prima. Le strutture interessate sono 21 su un totale di 69.
Salgono anche i ricoveri e i decessi: 3 sono infatti stati i residenti ospedalizzati, mentre uno è deceduto (per un totale di 422 da inizio pandemia).
Cresce però il dato sulle guarigioni, che vede 42 anziani che hanno sconfitto la malattia (contro i 26 della scorsa settimana).
Igiene e mascherine da usare
Le autorità sanitarie cantonali ribadiscono quindi le raccomandazioni: continuare a osservare le misure base di protezione (igiene delle mani, distanza, arieggiamento dei locali) e indossare la mascherina negli spazi chiusi, nei trasporti pubblici e nei luoghi affollati a tutela della propria salute e a protezione della popolazione più vulnerabile.
La mascherina è tornata obbligatoria, e non solo raccomandata, nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie.