Verso le 21 della sera di Natale, lo CSOA Il Molino ha occupato lo stabile dell'ex discoteca ed ex ristorante Capo San Martino a Lugano.
Gli autogestiti di Lugano avevano annunciato che l'occupazione «trash antinatalizia» sarebbe durata almeno quattro giorni. Lo slogan della protesta recitava «basta guerre ai popoli oppressi».
L'occupazione è durata però meno del previsto: infatti la polizia è proceduta allo sgombero di circa una trentina di persone già nella mattinata di Santo Stefano.
Le forze dell'ordine sono intervenute in seguito alla denuncia del proprietario dell'edificio a Capo San Martino: i danni, come si vede nelle foto, sono ingenti.
L'occupazione degli autogestiti a Capo San Martino
Verso le 21 della sera di Natale, lo CSOA Il Molino ha occupato lo stabile dell'ex discoteca ed ex ristorante Capo San Martino a Lugano.
Gli autogestiti di Lugano avevano annunciato che l'occupazione «trash antinatalizia» sarebbe durata almeno quattro giorni. Lo slogan della protesta recitava «basta guerre ai popoli oppressi».
L'occupazione è durata però meno del previsto: infatti la polizia è proceduta allo sgombero di circa una trentina di persone già nella mattinata di Santo Stefano.
Le forze dell'ordine sono intervenute in seguito alla denuncia del proprietario dell'edificio a Capo San Martino: i danni, come si vede nelle foto, sono ingenti.
L’occupazione degli autogestiti all’ex discoteca «Le Cap» ed ex ristorante a Capo San Martino a Lugano è durata solo lo spazio di una notte. Nel frattempo lo CSOA Il Molino si sarebbe spostato alle ex scuole di Viganello per continuare la protesta.
Come confermato alla RSI dalla stessa Polizia cantonale ticinese, gli agenti sono intervenuti per fare sgomberare circa una trentina di presenti, la cui posizione è al vaglio delle autorità. Tutto si è svolto in maniera pacifica attorno alle 10:00 di martedì mattina.
Come comunicato nella notte, i simpatizzanti del CSOA Il Molino intendevano restare per almeno quattro giorni nell’edificio abbandonato. Dopo lo sgombero, gli autogestiti luganesi si sono quindi spostati alle ex scuole di Viganello per proseguire il programma della loro protesta «trash antinatalizia», come si legge sui loro profili social media.
In relazione all’occupazione del comparto in riva al Ceresio nella mattina di Santo Stefano è già scattata una denuncia da parte del proprietario della struttura, per violazione di domicilio e danneggiamento, come comunica la Polizia cantonale. Infatti i danni all'edificio sono ingenti.