Guerra in UcrainaZelensky: «L'Ucraina è l'inizio, Mosca vuole altri Paesi»
SDA
23.4.2022 - 10:36
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso notturno, ha affermato che l'invasione dell'Ucraina «è solo l'inizio» e che Mosca ha «progetti di conquistare altri Paesi».
23.04.2022, 10:36
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«Tutti i Paesi che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte, devono combattere al nostro fianco, devono aiutarci perché noi siamo in prima linea. E dopo, a chi toccherà?», ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino ha anche affermato che i partner occidentali hanno iniziato a fornire a Kiev le armi di cui ha davvero bisogno.
«Siamo stati ascoltati finalmente» e l'Ucraina sta ricevendo «esattamente quello che abbiamo chiesto», ha detto sottolineando che i commenti di un comandante russo sulla necessità di collegarsi con la Moldavia dimostrerebbero l'intenzione di Mosca di voler invadere altri Paesi.
Le truppe russe non avanzano
Le truppe russe nel sud e nell'est dell'Ucraina non hanno però compiuto alcun progresso, nessuna avanzata nelle ultime 24 ore, nonostante abbiano avviato la «fase due», concentrandosi sul Donbass e sul sud, secondo quanto hanno osservato i servizi d'intelligence britannici.
«Malgrado l'intensificarsi dell'attività (militare), le forze russe non hanno fatto significativi passi avanti nelle ultime 24 ore a causa dei contrattacchi ucraini che ne ostacolano gli sforzi», si legge in un briefing della Defence Intelligence di Londra, citato da vari media fra cui la Bbc. Secondo gli 007 britannici, «né le forze aeree né quelle navali russe sono riuscite a ottenere il controllo nei rispettivi campi, a causa dell'efficacia della difesa aerea e marittima ucraine».
Anche a Mariupol, che Mosca vanta di aver conquistato, «continui pesanti combattimenti frustrano i tentativi russi di controllare la città», si legge nel briefing.
Ancora 100 mila civici bloccato a Mariupol
A partire da mezzogiorno (le 11 in Svizzera) a Mariupol si tenterà di attivare un corridoio umanitario per evacuare i civili intrappolati nella città martire: lo afferma il governo ucraino.
La situazione di Mariupol, sotto costante e incessante bombardamento dei russi, costituisce «la peggiore catastrofe di questo secolo» e la peggiore catastrofe umanitaria dall'invasione russa, ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, parlando in una conferenza stampa a Washington. «Vedremo le atrocità terribili compiute dai russi quando la città sarà liberata», ha aggiunto Shmyhal. Le truppe russe, ha detto, «stanno distruggendo proprio tutto».
A Mariupol siano ancora bloccati almeno 100.000 abitanti. Kiev stima che i morti in città siano almeno 20.000: cifre che per il momento è difficile verificare. Con il passare dei giorni continuano a venire alla luce, soprattutto nell'area di Mariupol, le fosse comuni con centinaia di cadaveri seppelliti. L'ultima, con oltre 1.000 corpi, è stata rinvenuta nel villaggio di Vynohradne.
Segretario ONU a Kiev e Mosca
L'Onu ha intanto ufficializzato nella notte la visita ufficiale di Antonio Guterres a Kiev. Il segretario generale – si legge in un comunicato – sarà nella capitale ucraina giovedì prossimo, 28 aprile, due giorni dopo l'incontro, già programmato per martedì a Mosca, con Vladimir Putin.
«La notte si è svolta a Odessa e nella regione senza bombardamenti, anche se con allarmi aerei. Le Forze di Difesa controllano in modo affidabile la situazione, oltre a svolgere un lavoro di contro-sabotaggio. Sappiamo che il nemico ha portato a pattugliare nel Mar Nero quattro sottomarini armati di missili da crociera del tipo «Kalibr».
Pertanto, la probabilità di un attacco missilistico rimane alta». Ad affermarlo è il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa Sergey Bratchuk su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform via Twitter.