Già diverse vittimeUna nuova spiacevole sorpresa attende i soldati di Putin in fuga
Sven Ziegler
19.10.2024
Si dice che decine di persone siano già morte nella regione russa di Kursk a causa dei denti di drago, degli ostacoli che vengono utilizzati per fermare i veicoli.
Sven Ziegler
19.10.2024, 14:27
20.10.2024, 09:02
Sven Ziegler
Hai fretta? blue News riassume per te
Dei denti di drago stanno comparendo sulle strade della regione russa di Kursk. Si tratta di ostacoli di cemento armato che vengono usati per fermare i veicoli.
Si dice che decine di persone siano già morte, fra cui diversi militari russi che scappavano dai droni ucraini.
Non è chiaro chi ci sia dietro all'installazione di questi ostacoli.
Nella regione russa di Kursk, degli ostacoli di cemento, noti come «denti di drago», stanno causando incidenti mortali tra soldati e civili. Questi blocchi vengono posizionati sulle strade durante la notte, rivelandosi gravi, o addirittura fatali, specialmente per i veicoli che viaggiano ad alta velocità.
I rapporti dicono che 40 persone sono state uccise in 24 ore e altrettante sono rimaste ferite.
Secondo fonti russe, gli ostacoli sono stati scoperti su strade trafficate, dove i soldati cercavano di sfuggire agli attacchi dei droni ucraini. L'esercito che si trova sul campo ha espresso frustrazione per le crescenti perdite causate dai denti di drago, già maggiori rispetto a quelle dovute agli attacchi dei droni nemici.
Dubbi sugli autori
Le misure di sicurezza adottate dai militari russi sembrano non funzionare, poiché dopo aver rimosso gli ostacoli, gli stessi sono ricomparsi il giorno successivo, causando ulteriori perdite.
Come si nota da alcune immagini pubblicate sui social network, i denti di drago sono fatti di cemento armato e sono alti quasi un metro. Originariamente erano stati sviluppati come ostacoli per i carri armati durante la Seconda guerra mondiale.
Il contesto esatto degli incidenti rimane ancora poco chiaro. Si sospetta che si tratti di atti di sabotaggio, forse ad opera di partigiani filo-ucraini, come riportato anche da «Forbes». Tuttavia non c'è alcuna certezza riguardo l'identità dei responsabili di queste installazioni.