USA - Russia Lavrov: «Dal Pentagono minacce di assassinare Putin»

SDA

27.12.2022 - 14:21

il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov
il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov
KEYSTONE/EPA

Dichiarazioni rilasciate da «funzionari anonimi» del Pentagono in merito a un «attacco decapitante» contro il Cremlino parlano di una minaccia di tentato omicidio del presidente Vladimir Putin, secondo quanto afferma il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass.

«Alcuni 'funzionari anonimi' del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un 'attacco decapitante' al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo», ha detto Lavrov.

«Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani», ha affermato il ministro degli esteri russo.

Nell'intervista egli ha anche affermato che «gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per rendere il conflitto in Ucraina ancora più violento». «Non è un segreto che l'obiettivo strategico degli Usa e dei loro alleati della Nato sia quello di ottenere una vittoria sulla Russia sul campo di battaglia per indebolire o addirittura distruggere il nostro paese», ha affermato Lavrov.

«I nostri avversari faranno di tutto per raggiungere questo obiettivo. Washington ha anche raggiunto l'obiettivo geopolitico chiave di rompere i legami tradizionali tra Russia ed Europa», ha detto.

Relazioni tra Russia e UE «al livello storicamente più basso»

Secondo Lavrov le relazioni tra la Russia e l'Unione Europea sono «al livello storicamente più basso». «Subito dopo l'avvio dell'operazione militare speciale, Bruxelles ha seguito l'esempio degli Stati Uniti e della Nato per scatenare una guerra ibrida contro di noi. Il capo della diplomazia dell'Ue Josep Borrell è stato uno dei primi a chiedere di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia», ha affermato il ministro degli esteri russo.

«Naturalmente, non ci sarà più 'business as usual' con queste controparti. Non intendiamo né bussare alla porta chiusa né avviare alcun progetto comune», ha avvertito.

Lavrov ha proseguito sostenendo che «il corso politico dell'Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari».

Egli ha sottolineato che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che «non deve mai essere scatenata». È l'Occidente invece che – secondo il ministro – «con speculazioni irresponsabili» afferma «che la Russia sia presumibilmente sull'orlo dell'uso di armi nucleari contro l'Ucraina».

Lavrov minaccia l'Ucraina

Lavrov ha anche minacciato l'Ucraina: «Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, l'eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori (le repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l'esercito russo ad occuparsi della questione».

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