Ucraina Kiev: «La base per negoziare sono i confini del '91, Crimea inclusa»

SDA

6.4.2023 - 15:47

«Non c'è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani», ha sottolineato Mykhailo Podolyak.
«Non c'è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani», ha sottolineato Mykhailo Podolyak.
Keystone

«La base per un vero negoziato con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini riconosciuti internazionalmente dall'Ucraina nel 1991. Compresa la Crimea». Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak.

Commentando l'apertura del Financial Times che ha riportato le parole del vicecapo dell'ufficio del presidente ucraino Andrii Sybiha secondo cui Kiev non esclude l'avvio di negoziati sulla Crimea, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che «non c'è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani».

Da parte sua il portavoce del presidente ucraino Sergiy Nikyforov, citato dai media ucraini, ha consigliato di tenere conto solo delle dichiarazioni di Zelensky riguardo alle prospettive dei negoziati con la Russia.

«Questa questione dovrebbe essere guidata dalle parole del presidente ucraino e del comandante in capo», ha detto il portavoce di Zelensky. Secondo la traduzione inglese delle parole di Sybiha al Finincial Times, Kiev valuterebbe negoziati con la Russia sulla Crimea quando le truppe ucraine raggiungeranno con successo il confine amministrativo con la penisola occupata.

Zelensky ha recentemente dichiarato, in occasione di un briefing congiunto con i leader di Moldavia, Slovacchia, Slovenia e Croazia che avrebbe consentito colloqui di pace con la leadership russa solo se le truppe della Federazione si fossero volontariamente ritirate da tutti i territori occupati.

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