Dopo l'esercitazione Taiwan, rilevati oltre 25 jet militari e quasi 10 navi da guerra cinesi

SDA

11.4.2023 - 07:04

Navi cinesi nello stretto di Taiwan.
Navi cinesi nello stretto di Taiwan.
Keystone

Il ministero della difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato fino alle 11 locali (le 5 in Svizzera) un totale di 26 jet militari e nove navi da guerra cinesi intorno all'isola.

Ciò avviene all'indomani della fine dei giochi di guerra di tre giorni su vasta scala decisi in risposta all'incontro di Los Angeles tra la presidente di Taipei Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy.

La Cina «ha inviato aerei militari che hanno attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan da nord, dal centro e dal sud», ha comunicato il ministero in una nota.

La Cina ha simulato durante gli ultimi tre giorni attacchi di precisione e blocchi intorno all'isola durante le esercitazioni, inviando dozzine di aerei da combattimento e bombardieri. Nonchè una decina di navi da guerra, inclusa la portaerei Shandong.

Il ministero della Difesa ha affermato di aver avvistato tra i caccia militari anche i modelli J-16 e Su-30, che effettuavano pattugliamenti di prontezza al combattimento intorno all'isola. L'aeronautica militare, la marina e gli equipaggi missilistici a terra di Taiwan «stanno monitorando e rispondendo da vicino», ha precisato il ministero in una nota.

La vita sull'isola prosegue normalmente

La vita a Taiwan è proseguita normalmente nonostante le tensioni, senza segni di panico o interruzione, e anche i voli civili intorno all'isola, compreso lo Stretto di Taiwan, sono hanno accusato alcuna interruzione.

I partiti di governo e di opposizione di Taipei, in una rara dimostrazione di unità, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta dei loro comitati parlamentari condannando le esercitazioni cinesi. «Il popolo e il governo di Taiwan hanno il diritto di condurre normali scambi con altri Paesi e di contribuire alla comunità internazionale attraverso la partecipazione», si legge nella dichiarazione.

Mentre «le autorità cinesi non hanno il diritto di ostacolare e non possono cambiare la forte volontà del governo e della gente di Taiwan a uscire nel mondo».

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