Guerra Croce Rossa e OMS esortano a garantire gli accessi umanitari in Sudan

SDA

18.4.2023 - 17:58

Persone camminano davanti a negozi saccheggiati a Khartoum.
Persone camminano davanti a negozi saccheggiati a Khartoum.
Keystone

La Croce Rossa e l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) chiedono alle parti sudanesi in guerra di garantire l'accesso umanitario, mentre sono quasi 200 le vittime nei combattimenti.

«Abbiamo migliaia di volontari che sono pronti, capaci e addestrati per svolgere servizi umanitari» nel Paese, ha affermato Farid Aiywar, capo delegazione sudanese della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (Ifrc).

«Purtroppo, a causa della situazione attuale, non sono in grado di muoversi», ha continuato, invitando le parti in conflitto a consentire il funzionamento dei corridoi di aiuti umanitari. Alessandra Vellucci, portavoce dell'Onu, ha affermato che le Nazioni Unite hanno circa 800 membri del personale internazionale e 3.200 membri del personale nazionale in Sudan.

Negli ospedali mancano medicinali

«Ovviamente siamo preoccupati per la sicurezza, non possono operare in modo regolare», ha aggiunto. I civili sono chiusi in casa, ma l'elettricità e l'acqua sono state tagliate e le scorte di cibo scarseggiano.

La portavoce dell'Oms, Margaret Harris, ha detto che molti dei nove ospedali di Khartoum con i civili feriti in cura stanno segnalando carenze di forniture mediche essenziali. L'Oms ha anche condannato gli attacchi alle infrastrutture sanitarie, con Harris che ha sottolineato tre casi già documentati, «ma ne conosciamo molti altri».

«Le parti devono garantire che l'assistenza possa essere fornita e questo non non può avvenire se personale, ambulanze e rifornimenti non possono spostarsi in sicurezza», ha concluso.

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