GermaniaSteinmeier scioglie il Parlamento tedesco e attacca Elon Musk
SDA
27.12.2024 - 18:18
La Germania si prepara a elezioni anticipate il 23 febbraio dopo la caduta del governo Scholz, sciolto dal presidente Steinmeier per garantire stabilità. La campagna elettorale si apre in un clima teso, tra critiche alle ingerenze esterne e l'ombra della strage di Magdeburgo.
Keystone-SDA
27.12.2024, 18:18
27.12.2024, 18:19
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«La stabilità politica è un bene prezioso in Germania». Poche parole per recitare il de profundis per l'ormai decaduto governo di Olaf Scholz, sciogliere il Bundestag e aprire la strada alle elezioni anticipate il 23 febbraio.
Con il tono ancora grave per «l'ombra oscura» portata dalla strage di Magdeburgo, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha aperto la campagna elettorale già incandescente rivolgendo un altolà all'onnipresente Elon Musk.
«L'influenza esterna è un pericolo per la democrazia: sia quando è nascosta, come nel voto in Romania, sia quando è aperta e palese, come avviene in modo intenso su X», ha scandito il capo dello Stato rispedendo al mittente l'endorsement all'AfD del futuro Doge di Donald Trump.
Una stoccata dai toni analoghi a quelli usati a novembre dal presidente italiano Sergio Mattarella, che aveva difeso l'indipendenza dell'Italia dinnanzi alle scomposte invasioni di campo del patron di Tesla sui giudici in materia di migranti.
La decisione dell'inquilino di Bellevue era ampiamente attesa dopo la sfiducia incassata da Scholz il 16 dicembre, figlia del terremoto politico scatenato dalla cacciata del ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner.
«Il voto anticipato resta un'eccezione» ma, ha sottolineato Steinmeier, «in tempi difficili è necessario garantire la stabilità, un governo in grado di agire e maggioranze affidabili in Parlamento»: tutte condizioni venute meno con la litigiosa coalizione semaforo guidata dal cancelliere socialdemocratico insieme a liberali e verdi.
Nonostante la girandola di faccia a faccia con i leader dei partiti, il presidente della Repubblica è giunto alla conclusione che il voto - anticipato di sette mesi rispetto alla naturale scadenza - rappresenta «la strada giusta» per «il bene del Paese» che, ha voluto rassicurare, gode di tutte le tutele costituzionali introdotte dopo la traumatica esperienza del nazismo per consentire alla democrazia di funzionare «anche nei periodi di transizione».
Una scelta cruciale per l'Europa intera
Una democrazia che Steinmeier - usando appena 11 dei 21 giorni concessi dalla Costituzione per sciogliere il Bundestag - ha voluto ancora una volta difendere dalle ingerenze straniere che in Germania si teme possano soffiare forte nelle vele dell'ultradestra dell'AfD, al secondo posto nei sondaggi con il 19%.
La scelta elettorale del 23 febbraio - cruciale per l'Europa intera - «appartiene solo ai tedeschi», ha rimarcato il capo dello Stato nella sua risposta indiretta a Musk in un ideale asse con Mattarella che a novembre evidenziò come «l'Italia sa badare a se stessa».
Poi il richiamo alla responsabilità nei confronti dei politici nazionali tenuti al «rispetto» per gli avversari e a tenere la violenza, «un veleno per la democrazia», lontana dalla disputa.
La tensione rimane alta
Dopo Magdeburgo la tensione resta tuttavia altissima, con la leader dell'AfD, Alice Weidel, impegnata ad alzare il volume della retorica identitaria e anti-immigrati che ha già attecchito nei Laender dell'Est.
Messi da parte i toni pacati dei giorni del lutto, Friedrich Merz, il leader della Cdu in fuga con il 32%, è tornato a invocare «espulsioni anche in assenza di reati accertati», mentre Scholz - in carica ad interim fino alla formazione del nuovo governo - continua a difendersi chiedendo «chiarezza» sui molteplici allarmi ignorati sul presunto autore della strage, il saudita Taleb Al Abdulmohsen.
La sua ministra degli Interni, la fedelissima Nancy Faeser, sarà la prima lunedì a riferire davanti alla commissione Interni.