USA 2024 È testa a testa tra Harris e Trump negli Stati chiave

SDA

11.10.2024 - 19:28

La vice presidente degli Stati Uniti e candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris e l'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump (foto d'archivio)
La vice presidente degli Stati Uniti e candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris e l'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump (foto d'archivio)
Keystone

È sempre testa a testa tra Kamala Harris e Donald Trump nei sette stati in bilico, secondo un sondaggio del Wall Street Journal.

La vicepresidente ha un leggero vantaggio in Arizona (+2%), Michigan (+2%), Wisconsin (+1%) e Georgia (+1%) in elezioni che includono candidati indipendenti e di partiti terzi, dove saranno presenti queste opzioni. Trump è leggermente avanti in North Carolina (+1%) e Pennsylvania (+1%), mentre in Nevada registra uno scatto (+5%).

Ma nessun vantaggio è superiore a 2 punti percentuali, fatta eccezione per i 5 punti di The Donald in Nevada, che come gli altri rientra sostanzialmente nel margine di errore del sondaggio.

Nell'insieme completo del campione di 4200 elettori degli stati in bilico, il tycoon ottiene il 46%, la sua rivale il 45%. Se Harris vincesse negli stati in cui è in testa nei sondaggi, sottolinea il Wsj, otterrebbe una risicata maggioranza nel collegio elettorale e quindi vincerebbe.

Il sondaggio mostra anche che nessuno dei due candidati è riuscito a strappare una quota significativa di elettori dal partito dell'altro. Trump detiene il 93% dei repubblicani nei sette stati, idem Harris tra i democratici. Anche gli elettori indipendenti sono equamente divisi: il 40% per la vicepresidente, il 39% per il suo avversario.

Infine, gli elettori dei sette stati chiave ritengono che Donald Trump sia più attrezzato di Harris per gestire le questioni a cui tengono di più, ovvero l'economia (50% a 40%) e la sicurezza dei confini (52% a 36%) mentre la candidata dem prevale su altri temi come la sostenibilità dei costi abitativi (45% a 42%), la sanità (48% a 40%), l'empatia (46% a 40%). Il tycoon in vantaggio invece sulla difesa dei lavoratori americani (47% a 45%).

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