In Siria «La Turchia ha lasciato due basi ai russi e ai governativi siriani»

SDA

8.8.2022 - 12:18

I presidenti turco Recep Tayyip Erdogan e russo Vladimir Putin il 5 agosto a Sochi (Russia).
I presidenti turco Recep Tayyip Erdogan e russo Vladimir Putin il 5 agosto a Sochi (Russia).
Keystone

Le forze militari turche si sono ritirate da due basi nel nord della Siria, lasciando che le forze russe e quelle governative siriane prendessero il loro posto.

8.8.2022 - 12:18

E questo in base ai nuovi accordi russo-turchi sulla Siria raggiunti lo scorso 5 agosto a Sochi (Russia) tra i presidenti russo Vladimir Putin e turco Recep Tayyip Erdogan.

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le trattative sul terreno sono state condotte nei giorni scorsi dai comandi militari turco e russo in Siria.

Secondo altre fonti di stampa siriane, l'accordo prevede che la Turchia sospenda i piani di una offensiva militare su larga scala nella Siria settentrionale, come più volte invece annunciato da Ankara sin dallo scorso maggio.

In cambio, le forze turche hanno maggior libertà di azione contro le posizioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) nel nordovest della Siria e nell'estremo nordest, dove sono posizionate anche truppe statunitensi.

La Turchia in questo senso ha accettato di ritirare le sue truppe da due basi militari nel settore centrale della fascia frontaliera con la Siria: la base di Tannuz e quella di Hakarli, nel distretto di Tall Abyad.

Queste due posizioni – affermano le fonti all'Osservatorio – sono ora sotto il controllo dei militari russi e dei governativi siriani. Si espande così verso nord il controllo militare di Mosca e di Damasco della zona di Raqqa.

SDA