USAIl procuratore speciale delle indagini contro Trump si fa da parte
SDA
12.1.2025 - 08:09
Nel bel mezzo di una battaglia legale sulla pubblicazione del rapporto con le prove raccolte per dimostrare che Donald Trump ha cospirato per sovvertire le elezioni del 2020 e privare del diritto di voto milioni di elettori, Jack Smith ha deciso di farsi da parte.
Keystone-SDA
12.01.2025, 08:09
12.01.2025, 09:27
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Il procuratore speciale incaricato dal ministro della Giustizia di Joe Biden, Merrick Garland, di indagare sul tycoon per il 6 gennaio 2021 e la cattiva gestione di documenti classificati a Mar-a-Lago si è dimesso venerdì.
Una mossa non inaspettata, dopo la vittoria del tycoon alle elezioni di novembre e l'archiviazione dei due casi federali contro il presidente eletto, ma che ha comunque un forte valore simbolico.
Quando fu chiamato dall'Attorney General a novembre del 2022, Smith ha dovuto lasciare l'incarico di procuratore capo della Corte penale internazionale dell'Aja, dove dalla metà del 2017 indagava sui crimini di guerra in Kosovo.
Abituato a casi di una certa gravità, prima della Cpi aveva lavorato per anni al dipartimento di Giustizia alla guida della divisione incaricata di indagare politici e figure pubbliche accusate di corruzione.
Certo The Donald è stato un avversario particolarmente tosto per il procuratore speciale, che in questi quasi tre anni ha subito attacchi di ogni tipo da parte del suo indagato. «Deranged», «pazzo», l'insulto più ricorrente da parte di Trump che ha accusato lui e tutti gli altri procuratori che lo hanno indagato di «una caccia alle streghe politica».
Dopo il trionfo alle elezioni presidenziali e la sentenza sull'immunità della Corte Suprema Smith ha deciso di archiviare i casi, a poche ore di distanza. A fine novembre, prima ha presentato una mozione alla giudice di Washington Tanya Chutkan per chiudere le indagini contro il presidente-eletto sulla questione delle interferenze elettorali e la sovversione dello Stato e pochi minuti dopo ha inoltrato una richiesta analoga alla giudice della Florida Aileen Cannon per le indagini sui documenti segreti portati dalla Casa Bianca nel resort in Florida, alla fine del primo mandato.
In questi giorni l'ultimo capitolo, quella sulla pubblicazione del rapporto di Smith relativo alle indagini sul tentativo di sovvertire le elezioni. Garland vuole renderlo pubblico, gli avvocati del tycoon sostengono che potrebbe essere dannoso alle sue funzioni di presidente. Il 9 gennaio la Corte d'appello dell'11mo circuito ha dato il suo via libera ma i tempi della pubblicazione non sono noti e comunque Trump può sempre fare ricorso.