GuerraI missili ucraini affondano una nave cargo vicino alla Crimea
SDA
22.8.2024 - 21:08
Non è solo l'invasione delle truppe ucraine nella regione di Kursk a far sentire vulnerabile la Russia. Gli attacchi dal cielo, con droni e missili, continuano a colpire infrastrutture civili e militari della Federazione, come successo nel porto di Kavkaz, vicino alla Crimea, dove un traghetto con a bordo decine di autocisterne cariche di carburante è stato bombardato ed è colato a picco. Mentre il presidente Vladimir Putin ha accusato gli ucraini di avere cercato di colpire anche la centrale nucleare di Kursk.
22.08.2024, 21:08
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Ma in un'Ucraina che si appresta a celebrare, il 24 agosto, il 33esimo anniversario dell'indipendenza, crescono i timori di una possibile intensificazione dei bombardamenti russi.
L'ambasciata americana e quella cinese hanno lanciato oggi un avvertimento ai loro connazionali presenti nel paese perché si tengano pronti a mettersi immediatamente al riparo in caso di allarmi aerei.
La sede diplomatica di Pechino non ha specificato la finestra temporale del potenziale pericolo. Ma quella americana ha precisato che l'allerta si riferisce ai «prossimi giorni e per tutto il fine settimana».
Nelle ultime ore il sito di tracciamento dei voli Flightradar24 ha registrato un aumento del numero dei sorvoli di aerei da ricognizione della NATO lungo le coste occidentali del Mar Nero, vicino all'Ucraina.
«Un altro attacco terroristico» da parte di Kiev
Secondo fonti ufficiali russe, il traghetto affondato era ormeggiato nel porto di Kavkaz, nella regione di Krasnodar, con a bordo una trentina di autocisterne, quando è stato colpito da almeno un missile.
Le immagini diffuse dai media di Mosca hanno mostrato una gigantesca colonna di fumo nero alzarsi dal natante prima che affondasse. A bordo, secondo le stesse fonti, si trovavano cinque membri dell'equipaggio, la cui sorte è per ora sconosciuta.
Il vicino ponte di Crimea sullo Stretto di Kerch, tra il territorio russo e la penisola annessa da Mosca nel 2014, è stato brevemente chiuso al traffico e l'area del porto è stata fatta sgomberare. Sempre fonti russe, citate dall'agenzia Tass, hanno condannato l'azione come «un altro attacco terroristico» da parte di Kiev.
Un tentato bombardamento alla centrale nucleare di Kursk
Poche ore prima una fonte dell'intelligence ucraina citata dai media di Kiev aveva rivendicato un bombardamento con droni sull'aeroporto militare di Marynivka, nella regione di Volgograd, ad oltre 300 chilometri dal confine ucraino, in cui sarebbero stati colpiti depositi di carburante e munizioni, tra cui bombe teleguidate utilizzate dall'aeronautica russa per i raid lungo la linea del fronte.
Da parte sua Putin ha affermato che «il nemico ha cercato di bombardare la scorsa notte la centrale nucleare di Kursk», la regione dove dal 6 agosto è in corso l'avanzata delle truppe ucraine.
Dell'episodio, ha aggiunto il presidente, è stata informata l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), che ha «promesso di inviare specialisti per valutare la situazione». «Spero che lo faranno», ha affermato il capo del Cremlino.
Un portavoce dell'agenzia dell'ONU ha detto all'AFP che il direttore generale Rafael Grossi ha in programma egli stesso una visita la prossima settimana alla centrale, situata a Kurchatov, una cinquantina di chilometri da dove si svolgono i combattimenti.
Nei giorni scorsi l'AIEA aveva invitato entrambe le parti alla «massima moderazione» per «evitare un incidente nucleare suscettibile di gravi conseguenze radioattive».
Kiev rivendica un altro insediamento in Russia
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver visitato la regione di Sumy, sull'altro versante del confine rispetto a quella russa di Kursk, dove ha incontrato il capo delle forze armate Oleksandr Syrsky e ha rivendicato la conquista di «un altro insediamento» non specificato in territorio russo. Il totale delle località di cui Kiev afferma di avere preso il controllo è quindi di 94.
Il governatore della regione di Kursk, Alexei Smirnov, ha annunciato che si stanno iniziando a installare strutture modulari in cemento armato per creare rifugi per la protezione dai raid ucraini nel capoluogo dell'oblast russa.
Nella vicina regione frontaliera di Bryansk il governatore, Alexander Bogomaz, ha detto che il giorno prima è stato respinto un tentativo di incursione di «sabotatori» ucraini.
Il ministero della difesa di Mosca ha detto da parte sua che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, quello di Mezhevoye, in direzione della cittadina di Pokrovsk, dalla quale centinaia di civili stanno fuggendo.