Usa 2020Trump-Biden, insulti nel duello TV: «Sei un clown», «E tu non hai niente di intelligente»
ATS
30.9.2020 - 09:21
Donald Trump e Joe Biden hanno iniziato a darsi battaglia martedì all'apertura del loro primo dibattito a Cleveland. Hanno concentrato le loro vivaci discussioni sull'assicurazione sanitaria e sul Covid-19, in un'atmosfera elettrica 35 giorni prima delle elezioni presidenziali americane.
«Sei un clown». «E tu non hai niente di intelligente». Il primo attesissimo duello TV tra Donald Trump e Joe Biden, sul palco del Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio, si chiude tra offese reciproche e una grande confusione, tutto a discapito degli elettori statunitensi indecisi che speravano in un confronto schietto ma utile per capirne di più in vista delle elezioni del 3 novembre.
E invece per 96 minuti sono stati solo insulti e continue reciproche interruzioni, come forse mai era accaduto in un dibattito presidenziale negli Stati Uniti.
Trump il più nervoso
Tanto che il faccia a faccia tra i due candidati alla Casa Bianca spesso è stato a un soffio dallo sfuggire di mano al moderatore Chris Wallace, anchorman di Fox News, che più di una volta ha dovuto bacchettare soprattutto il presidente in carica, richiamandolo al rispetto delle regole accettate dalla sua campagna.
Proprio Trump, osservato in prima fila dalla first lady Melania e dai suoi figli, è apparso il più nervoso. Si è ritagliato da subito il ruolo di guastatore, sovrapponendosi spesso al suo avversario nel tentativo di metterlo in difficoltà, di fargli perdere le staffe.
Biden: «Sei il peggiore della storia»
Ma Biden non è caduto nella trappola, riuscendo a mantenere la calma e allo stesso tempo affondando colpi micidiali: «Tutti sanno che il presidente Donald Trump è un bugiardo e un clown», ha affermato di fronte al rivale che negava i rischi corsi da milioni di statunitensi se venisse abolito l'Obamacare.
L'attuale inquilino della Casa Bianca, pur sorpreso dalla grinta dell'avversario, non è stato a guardare, dipingendolo come una persona «poco intelligente» e come «un pupazzo in mano alla sinistra radicale».
Poi ha tentato l'affondo sul figlio dell'ex vicepresidente, Hunter, accusato di aver preso 3,5 milioni di dollari dalla Russia: «È delle famiglie degli statunitensi che soffrono che dobbiamo parlare, non della mia famiglia», ha replicato Biden, prendendo anche le distanze dalla sinistra radicale: «Non sono un socialista e il Green New Deal non è il mio piano».
Trump non si impegna a riconoscere l'esito del voto
Nello scontro sulle proteste razziali, poi, il presidente si è rifiutato di condannare il suprematismo spingendosi a dire che la violenza «è un problema non della destra ma della sinistra». I social si sono subito schierati definendo la sfida «una vergogna», specchio di una campagna elettorale tra le più divisive della storia americana.
L'unica vera notizia allo scadere del tempo regolamentare, quando Trump, rievocando lo spettro dei brogli legati al voto per posta, ha ammesso: «Per sapere il risultato delle elezioni ci potrebbero volere dei mesi».
E, a differenza del suo rivale, non si è impegnato a riconoscere l'esito delle elezioni. «Ha solo paura del conteggio dei voti - ha replicato Biden - andate a votare, siete voi che determinate il futuro del Paese. E lui non può fermarvi».
Giornata tesa
Per tutto il giorno il clima è stato teso. Donald Trump, 74 anni, ha lasciato intendere che Joe Biden, 77 anni, del quale il miliardario repubblicano mette regolarmente in discussione la salute mentale e fisica, potesse usare un auricolare durante la serata.
Falso, ha risposto il campo democratico - in quanto aveva già spazzato via la richiesta del presidente che aveva chiesto un test antidoping sospettando che il democratico usasse stimolanti.
Poco prima del dibattito, però, Joe Biden sembrava voler alleviare la tensione con un divertente tweet illustrato da una foto con le cuffie dell'iPhone e una vaschetta di gelato. «È la notte del dibattito, quindi ho preparato le mie cuffie e i miei prodotti dopanti», ha scritto.
Il suo team ha assicurato che l'équipe di Trump aveva chiesto al moderatore del dibattito Chris Wallace di non menzionare il numero di morti per Covid-19 (più di 205'000 negli Stati Uniti). «Bugia», hanno risposto da parte repubblicana.
L'ex vicepresidente democratico ha anche reso pubblici martedì i suoi fogli fiscali per l'anno 2019, un colpo indirizzato direttamente all'inquilino della Casa Bianca, indebolito dalle rivelazioni esplosive sulla sua situazione fiscale (che non vuole dichiarare pubblicamente) e sul suo debito.
I prossimi dibattiti
Gli altri due dibattiti presidenziali sono previsti per il 15 e 22 ottobre, rispettivamente a Miami, Florida, e Nashville, Tennessee.
Il vicepresidente repubblicano Mike Pence affronterà la candidata designata da Biden alla vicepresidenza, l'ex senatrice ed ex procuratore Kamala Harris il 7 ottobre a Salt Lake City, Utah.