Tensioni Almeno 32 morti nelle violenze tra sunniti e sciiti in Pakistan

SDA

23.11.2024 - 09:56

La violenza coincide con un appello dell'ex primo ministro Imran Khan, in carcere per corruzione, che ha chiamato alla protesta di massa per domani nella capitale Islamabad.
La violenza coincide con un appello dell'ex primo ministro Imran Khan, in carcere per corruzione, che ha chiamato alla protesta di massa per domani nella capitale Islamabad.
KEYSTONE

Almeno 32 persone sono state uccise in nuove violenze tra sunniti e sciiti nel nord-ovest del Pakistan, ha detto all'AFP un membro dell'amministrazione locale, due giorni dopo gli attacchi anti-sciiti che hanno ucciso 43 persone.

Dall'estate, il conflitto tra sunniti e sciiti a Kourram, nel Khyber-Pakhtunkhwa al confine con l'Afghanistan, ha provocato circa 150 morti e ogni volta le ostilità sono riprese nonostante le tregue decretate dai consigli tribali.

La violenza è scoppiata dopo un attacco armato contro tre veicoli passeggeri che trasportavano membri della comunità sciita che trasportavano Lower Kurram giovedì. Gli attacchi, avvenuti in aree a predominanza sunnita, hanno in quell'occasione causato 42 morti e oltre 30 feriti.

Per rappresaglia, uomini sciiti armati hanno incendiato il Bagan Bazaar a Lower Kurram, ieri sera tardi, bruciando diversi negozi e una stazione di servizio. Hanno anche attaccato villaggi musulmani sunniti e chiunque si trovasse sul loro cammino.

I filmati sui social media hanno mostrato uomini armati della tribù che bruciavano il mercato e si dirigevano verso le aree a popolazione sunnita. Il vice commissario Javed Mehsud ha affermato che oggi si prevede l'arrivo di ulteriori forze dell'ordine nella zona.

La violenza coincide con un appello dell'ex primo ministro Imran Khan, in carcere per corruzione, che ha chiamato alla protesta di massa per domani nella capitale Islamabad. Il partito di Khan, Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti), governa proprio la provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove si è verificata la violenza.

Il governo provinciale intende sostenere la protesta indetta da Khan, mentre il governo federale ha schierato un gran numero di forze di sicurezza per impedire ai manifestanti di raggiungere Islamabad. Tutte le principali vie di comunicazione, comprese le autostrade, che portano alla capitale sono state chiuse.

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