Medio OrienteNuovi raid su Gaza, l'allarme dell' ONU: «Sanità al collasso»
SDA
1.1.2025 - 20:17
Almeno 29 palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi già prima del calar del sole nel giorno di Capodanno nella Striscia di Gaza, dove secondo le Nazioni Unite l'assistenza sanitaria è ormai sull'orlo del collasso totale a causa dei continui e sistematici attacchi israeliani contro gli ospedali, e mentre i tentativi di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi e una tregua si sono ufficialmente arenati ancora una volta.
Keystone-SDA
01.01.2025, 20:17
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Frattanto, le condizioni di centinaia di migliaia di sfollati palestinesi diventano ogni giorno più miserabili, non solo per i continui bombardamenti, ma anche per il clima rigido che si è abbattuto da giorni sula regione. Sono oltre 1'500 le tende che ospitano intere famiglie nei campi profughi e nei rifugi di Gaza che sono ormai totalmente allagate, con oltre 30 centimetri d'acqua, a causa delle forti piogge che continuano a flagellare la regione, secondo quanto riferisce la Protezione civile locale.
Una condizione che mette ulteriormente a rischio la salute dei profughi, laddove «il modello di attacchi mortali di Israele contro e vicino agli ospedali di Gaza, e i combattimenti associati, hanno spinto il sistema sanitario sull'orlo del collasso totale, con effetti catastrofici sull'accesso dei palestinesi all'assistenza sanitaria», ha affermato l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in una dichiarazione che accompagna un rapporto.
Gli ospedali di Gaza sono diventati «trappole mortali», ha sottolineato l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk, «come se gli incessanti bombardamenti e la terribile situazione umanitaria a Gaza non fossero sufficienti». Parole pesanti, che fanno seguito a quelle espresse lunedì da un gruppo di esperti di diritti delle Nazioni Unite secondo cui «l'assedio» sembra essere parte di uno sforzo «per spostare in modo permanente la popolazione locale come precursore dell'annessione di Gaza».
Gli attacchi continuano
In tutto questo, mentre il triste bilancio delle vittime nella Striscia ha raggiunto quota 45'553 e 108'379 feriti, gli attacchi israeliani delle ultime ore si sono concentrati nel nord di Jabalia, nel campo profughi centrale di Bureij, a Gaza City e nel sud di Khan Younis. E sono iniziati quando era appena scoccata la mezzanotte, con un raid contro una casa a Jabalia, nel nord di Gaza, che ha provocato 15 morti, tra cui quattro bambini e una donna, e più di 20 feriti tra tre famiglie di sfollati.
Ciò nonostante, dalla Striscia continuano ad arrivare «proiettili», ovvero razzi, verso il territorio israeliano, tanto che il ministro della Difesa Israel Katz ha avvertito che l'Idf intensificherà i suoi attacchi contro Gaza se Hamas continuerà a lanciare razzi contro Israele. «Subirà colpi di un'intensità mai vista a Gaza da molto tempo», ha detto, proprio mentre l'aeronautica militare israeliana ha reso noto di aver lanciato a dicembre oltre 1'400 attacchi aerei nella Striscia di Gaza, con jet da combattimento, elicotteri e droni.
E proprio mentre un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che al momento non ci sono team israeliani a Doha o al Cairo che stiano lavorando a un accordo con Hamas. Apparentemente anche perché Hamas avrebbe parzialmente respinto una lista di ostaggi che Israele insiste debbano essere rilasciati nella prima fase di qualsiasi accordo di cessate il fuoco: secondo l'emittente israeliana Kan, Hamas è disposto a rilasciare 22 dei 34 ostaggi sulla lista, offrendone 12 deceduti. Con Israele che avrebbe quindi rifiutato l'idea, chiarendo che accetterebbe solo rapiti ancora in vita.