Proteste Niger: i golpisti riaprono le frontiere con 5 paesi limitrofi

SDA

2.8.2023 - 07:23

Tutte le frontiere terrestri e aeree del Niger erano state chiuse mercoledì, la sera del colpo di Stato.
Tutte le frontiere terrestri e aeree del Niger erano state chiuse mercoledì, la sera del colpo di Stato.
Keystone

I confini terrestri e aerei del Niger con cinque paesi limitrofi sono stati riaperti, quasi una settimana dopo essere stati chiusi a seguito del colpo di Stato che ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum. Lo ha dichiarato uno dei golpisti alla televisione nazionale

«Le frontiere terrestri e aeree con Algeria, Burkina Faso, Libia, Mali e Ciad sono riaperte» da oggi, ha dichiarato, cinque giorni prima della fine dell'ultimatum per ripristinare l'ordine costituzionale richiesto dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas).

Tutte le frontiere terrestri e aeree del Niger erano state chiuse mercoledì, la sera del colpo di Stato. L'Ecowas non ha escluso l'uso della «forza» se il suo ultimatum non venisse rispettato.

Le pressioni sui soldati golpisti stanno aumentando a livello internazionale. I partner occidentali e africani del Niger hanno ampiamente denunciato il golpe. L'Ue, la Francia e la Germania hanno sospeso i loro aiuti a questo Paese, economicamente dipendente da alleati stranieri.

Il Niger, afflitto da attacchi di gruppi legati all'Isis e ad al-Qaeda a ovest e sudest, è uno dei paesi più poveri del mondo, nonostante le sue risorse di uranio.

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