Censura di massa Mosca ha reindirizzato internet nei territori ucraini occupati

Di Dirk Jacquemien

30.5.2022

Kherson è occupata dalla Russia dalle prime settimane della guerra: nella foto, dei residenti ucraini manifestano contro gli occupanti.
Kherson è occupata dalla Russia dalle prime settimane della guerra: nella foto, dei residenti ucraini manifestano contro gli occupanti.
Keystone

Nei territori occupati dell'Ucraina, il traffico internet è stato instradato attraverso la Russia. Questo rende più facile il controllo e la censura da parte degli invasori.

Di Dirk Jacquemien

Nella regione intorno alla città portuale ucraina meridionale di Kherson, occupata dalle truppe russe, il traffico internet viene reindirizzato verso server russi. Come ha riportato un po' di tempo fa l'organizzazione «Netblocks», l'accesso a internet è inizialmente mancato completamente. Quando la connessione a Kherson ha funzionato di nuovo, i dati sono stati inviati verso i server russi invece di quelli ucraini.

Questa mossa ha reso più facile per Mosca monitorare e censurare. Nella stessa Russia, numerosi social media occidentali - come Instagram o Twitter - sono stati bloccati dopo l'invasione, come anche innumerevoli siti web di media indipendenti.

Controllo su quali informazioni sono accessibili

La deviazione del traffico internet è stato un segno dell'imminente annessione dei territori ucraini occupati da parte della Russia. Il controllo del flusso di informazioni è considerato particolarmente importante per rendere più difficile la resistenza.

Per quanto riguarda Kherson, in particolare, è stato riportato ripetutamente che la potenza occupante intende organizzare un referendum che istituisca una «Repubblica popolare» sul modello delle due regioni ucraine orientali di Donetsk e Lugansk. Nella città occupata, il rublo è già stato imposto come moneta legale.