Guerra Mosca vuole arrestare il presidente della Cpi

SDA

25.9.2023 - 20:35

Il 17 marzo scorso la Corte penale internazionale, di cui la Russia non riconosce la giurisdizione, ha emesso un ordine di arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della commissaria per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova. (Foto archivio)
Il 17 marzo scorso la Corte penale internazionale, di cui la Russia non riconosce la giurisdizione, ha emesso un ordine di arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della commissaria per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova. (Foto archivio)
Keystone

La Russia continua il suo braccio di ferro con la Corte penale internazionale (Cpi). Il ministero dell'Interno ha fatto sapere di aver inserito nella lista dei ricercati il presidente dell'organo giudiziario internazionale, il polacco Piotr Hofmanski.

«Ricercato in base a un articolo del Codice penale russo», si legge nell'informativa inserita nel sito del dicastero, anche se questo articolo non viene specificato. Non ci sono dubbi, comunque, che si tratti di una risposta all'ordine di arresto spiccato dalla Cpi nel marzo scorso nei confronti di Vladimir Putin con l'accusa di crimini di guerra.

Oltre che nei confronti di Hofmanski, le autorità russe hanno emesso ordini di cattura per due suoi vice: i giudici Luz del Carmen Ibanez Carranza e Bertram Schmitt. Ma uguali misure erano state prese in primavera contro altri magistrati della Cpi, compreso il procuratore, Karim Ahmad Khan.

L'ordine di arresto contro Putin

Il conflitto tra Mosca e la Cpi è cominciato il 17 marzo scorso, quando la Corte internazionale, di cui la Russia non riconosce la giurisdizione (come del resto gli Stati Uniti), ha emesso un ordine di arresto nei confronti del presidente russo e della commissaria per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, accusandoli del «crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia». Imputazioni respinte dalle autorità di Mosca, secondo le quali i bambini trasferiti dall'Ucraina non sono stati spostati contro il volere dei parenti ma sono stati portati in salvo venendo fatti evacuare da aree soggette a bombardamenti o altre violenze conseguenza del conflitto.

L'ordine di arresto nei suoi confronti ha limitato le possibilità di Putin di viaggiare all'estero per partecipare ad eventi internazionali. Il presidente tra l'altro non ha potuto recarsi in Sudafrica per partecipare il mese scorso al vertice dei Paesi Brics. Ma nel mese di ottobre è in programma la prima missione fuori dai confini nazionali dopo la misura restrittiva, con una visita in Cina, altro Paese che non aderisce al tribunale internazionale.

I ricercati dalla magistratura russa

Sebbene le accuse di Mosca nei confronti del presidente Hofmanski e dei suoi due vice non siano state rese note, è lecito aspettarsi che non si scosteranno di molto da quelle già mosse al procuratore Karim Khan e a due giudici inseriti come lui nella lista dei ricercati dalla magistratura russa. Tra queste, «attacco a un rappresentante di uno Stato estero sotto tutela internazionale con lo scopo di complicare le relazioni internazionali» e l'incriminazione di «una persona che si sa innocente».

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