Guerra in Medio Oriente Hezbollah: «Siamo pronti ad affrontare Israele sul terreno»

SDA

30.9.2024 - 11:31

Il numero due di Hezbollah Naim Qassem
Il numero due di Hezbollah Naim Qassem
Keystone

Siamo pronti ad affrontare Israele sul terreno se dovessero invadere il Libano. Lo ha detto il numero due di Hezbollah Naim Qassem in un discorso tv. «Israele non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi», ha aggiunto.

Il defunto leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ucciso venerdì scorso a Beirut da Israele, aveva predisposto piani alternativi perché Hezbollah possa continuare la sua azione di resistenza contro Israele a partire dalla sua leadership, ha aggiunto Naim Qassem, numero due del Partito di Dio nel discorso televisivo.

Hezbollah nominerà «il prima possibile» il nuovo segretario generale dopo l'uccisione da parte di Israele del defunto leader Hasan Nasrallah, ha precisato Naim Qassem.

«Il regime sionista usurpatore non otterrà niente da crimini di questo tipo non compenserà mai la sua irreparabile sconfitta ricorrendo a questi crimini», ha dichiarato da parte sua il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, parlando del raid israeliano a Beirut che ha ucciso la scorsa settimana il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

«Gli Stati Uniti non guadagneranno nulla da tutti questi crimini e non compenseranno i loro fallimenti nella regione», ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna, affermando che nonostante la morte di Nasrallah «la scuola di pensiero» del leader di Hezbollah è ancora viva. «Senza dubbio, il fronte della resistenza e il popolo libanese celebreranno la morte del sionismo e la liberazione della sacra Gerusalemme presto», ha detto Kanani.

Dal canto suo, il ministro egli Esteri israeliano Israel Katz, come riporta Al Jazeeram ha dichiarato che «l'unico modo accettabile per Israele di cessare il fuoco (in Libano, ndr) è spostare Hezbollah a nord del (fiume, ndr) Litani e disarmarlo».

Per un cessate il fuoco in Libano è necessaria anche l'attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiunto: «Finché ciò non avverrà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e il ritorno dei residenti del nord alle loro case».

Intanto, circa 35 razzi hanno attraversato questa mattina il Libano per entrare in territorio israeliano, «numerosi» dei quali «sono stati intercettati e altri sono caduti in aree aperte»: lo ha reso noto l'esercito israeliano (Idf) su Telegram.

Il messaggio segue l'attivazione delle sirene antiaeree nelle aree delle alture meridionali del Golan, dell'Alta Galilea e della comunità di Snir.

I media siriani riferiscono invece che le esplosioni sentite alla periferia di Damasco sono le difese aeree attive. «I suoni delle esplosioni sono la reazione dell'esercito contro un obiettivo ostile», riporta la radio filo-governativa Sham Fm, aggiungendo che l'obiettivo è probabilmente un drone. Lo riporta il Times of Israel.

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