Guerra in Ucraina Mosca annuncia la liberazione di Bakhmut, ma Kiev sembra negare
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato la «liberazione» di Bakhmut, la città ucraina da mesi teatro di feroci scontri. Lo rende noto l'agenzia Tass. Ma successivamente Kiev ha tentato una smentita, non del tutto convincente.
Ieri mattina il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prighozin, aveva annunciato di aver preso «il pieno controllo della città».
«Nella direzione tattica di Artyomovsk (il nome russo di Bakhmut, ndr), le squadre d'assalto della compagnia militare privata Wagner con il supporto dell'artiglieria e dell'aviazione del gruppo tattico meridionale hanno completato la liberazione della città», ha dichiarato il Ministero, citato dall'agenzia russa.
Da parte sua il Cremlino, citato dalla Tass, riferisce che «Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le squadre d'assalto del gruppo di mercenari Wagner per la «liberazione di Artyomovsk».
Zelensky: «Bakhmut è nei nostri cuori»
A caldo, da Hiroshima, dove ha partecipato al G7, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - rispondendo a chi gli chiedeva una conferma della conquista della città contesa da parte delle forze russe - ha detto: «Per oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori».
E aggiunto: «Dovete capire che non c'è nulla». Dichiarazioni che sembravano confermare la perdita di Bakhmut.
Ma successivamente il suo portavoce, Serhii Nykyforov, ha tenuto a precisare che quanto detto da Zelensky non voleva indicare quello.
Nykyforov in un messaggio su Facebook ha spiegato: «Quanto alle risposte del presidente dell'Ucraina alle domande su Bakhmut. Domanda del giornalista: - I russi dicono che hanno preso Bakhmut. Risposta del presidente: - Penso di no. In questo modo il presidente ha negato la cattura di Bakhmut».
«I combattimenti per Bakhmut continuano»
Ancora dopo, ha preso la parola anche lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riporta Ukrainska Pravda: «Le forze russe continuano a condurre operazioni offensive sul fronte di Bakhmut e i combattimenti per la città contesa continuano».
«Il nemico - ha aggiunto - continua a concentrare i suoi sforzi principali nel condurre azioni offensive sui fronti di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Mariinka».
«Nel complesso, su questi fronti si sono verificati 53 scontri in un giorno; le città di Bakhmut e Marinka rimangono l'epicentro delle ostilità», si legge nel rapporto.
E anche Zelensky è tornato sulla questione, rispondendo ancora a una domanda durante la conferenza stampa conclusiva del G7 di Hiroshima: «Ad oggi Bakhmut non è occupata dalla Federazione Russa: non ci sono due o tre interpretazioni di queste parole».
ATS / sam
