La crisi in Medio Oriente Secondo Beirut almeno 20 morti per lo scoppio dei walkie talkie

SDA

19.9.2024 - 07:29

Persone si riuniscono all'esterno dell'American University of Beirut Medical Center (AUBMC) a Beirut, Libano, 18 settembre 2024. L'agenzia di stampa statale libanese mercoledì sera ha detto che almeno 9 persone sono state uccise e più di 300 ferite in Libano in seguito all'esplosione di dispositivi wireless il 18 settembre. Iö bilancio è salito nella notte fino a 20 morti.
Persone si riuniscono all'esterno dell'American University of Beirut Medical Center (AUBMC) a Beirut, Libano, 18 settembre 2024. L'agenzia di stampa statale libanese mercoledì sera ha detto che almeno 9 persone sono state uccise e più di 300 ferite in Libano in seguito all'esplosione di dispositivi wireless il 18 settembre. Iö bilancio è salito nella notte fino a 20 morti.
KEYSTONE

Il ministero della Salute libanese ha annunciato che il numero dei morti per le esplosioni dei walkie talkie di ieri in Libano è salito 20. I feriti sono oltre 450. Lo riporta il Guardian.

Dopo le migliaia di cercapersone scoppiate martedì alla stessa ora in tutto il Paese dei Cedri, a Damasco e nella Siria orientale (in un'operazione che anche il creatore di Fauda Avi Issacharoff ha definito «al di sopra di ogni immaginazione»), nel pomeriggio di ieri un'altra ondata di deflagrazioni ha scosso i cittadini libanesi.

La situazione è tale che ieri in serata il premier libanese Najib Mikati ha dichiarato che il suo governo si sta preparando a «possibili scenari» di una grande guerra con Israele.