Drammatica escalation Iran partner della Russia? Blinken s'infuria e pure l'Europa sanziona

SDA

10.9.2024 - 22:02

L'ennesima «escalation» paventata da giorni dall'Occidente sullo sfondo dei conflitti che infiammano il mondo, dal fronte russo-ucraino al Medio Oriente, è già terreno di scontro concreto. Al centro della bufera di nuovo l'Iran, accusato – dagli Usa in primis, dagli alleati europei a ruota – d'aver iniziato a fornire missili balistici a Mosca, in barba a tutti i moniti sulle «conseguenze» che ne sarebbero potute derivare. Ecco quindi un ulteriore pacchetto di sanzioni verso Teheran.

Il segretario di stato Anthony Blinken, durante la sua visita a Londra, insieme al primo ministro britannico Kier Starmer.
Il segretario di stato Anthony Blinken, durante la sua visita a Londra, insieme al primo ministro britannico Kier Starmer.
KEYSTONE

A formulare la denuncia contro la Repubblica Islamica è stato Anthony Blinken, segretario di Stato americano, a margine di un faccia a faccia al Foreign Office con il ministro degli Esteri britannico, David Lammy.

Una missione, quella di Blinken a Londra, servita ad appianare screzi – veri o presunti – innescati la settimana scorsa dalla decisione  del Regno Unito di sospendere l'invio di una quota (simbolica) di armi dirette a Israele, nel timore d'un loro utilizzo «in grave violazione del diritto internazionale» nella Striscia di Gaza palestinese

Per riallineare Londra e Washington, nel nome della storica «relazione speciale», non solo sulla comune parola d'ordine del sostegno senza se e senza ma a Kiev, ma pure sul dosaggio degli avvertimenti indirizzati all'alleato israeliano dell'indocile Benjamin Netanyahu.

Unità d'intenti certificata dalla risposta – confezionata proprio a Londra – al nuovo guanto di sfida attribuito a Teheran.

Gli Stati Uniti non ci stanno

Blinken ha rotto gli indugi, con Lammy al fianco, sostenendo che gli Usa hanno ormai le prove di un salto di qualità nella cooperazione missilistica fra l'Iran e le forze di Vladimir Putin.

Secondo l'accusa, decine di militari russi sarebbero già stati addestrati in territorio iraniano all'uso di razzi a medio-corto raggio Fatah-360 (120 chilometri di gittata).

«Missili balistici», ha detto il segretario di Stato, in parte trasferiti frattanto in Russia. E che Mosca «intende probabilmente usare nel giro di alcune settimane contro gli ucraini».

«Noi avevamo ammonito in privato l'Iran che un passo del genere avrebbe costituito una drammatica escalation», ha insistito quindi Blinken.

L'americano ha rinfacciato alla nuova leadership iraniana di aver ripetutamente invocato una riapertura del dialogo, in particolare con l'Europa, per ottenere un alleggerimento delle sanzioni, ma di muoversi in realtà in tutt'altra direzione: «Con azioni destabilizzanti come queste, otterrà esattamente l'effetto opposto», ha tagliato corto.

Sanzioni anche dall'Europa

Detto fatto, ecco le nuove sanzioni. Estese da Washington anche alla compagna di bandiera Iran Air e riprodotte a stretto giro in una dichiarazione congiunta da Regno Unito, Francia e Germania, gli altri tre Paesi occidentali coinvolti a suo tempo negli abortiti negoziati con Teheran sul nucleare civile.

Nel loro comunicato, Londra, Parigi e Berlino hanno evocato in dettaglio misure punitive «immediate» con l'interruzione dei servizi aerei con l'Iran, assieme a restrizioni aggiuntive contro individui e organizzazioni sia russe sia iraniane legate al complesso militar-industriale, nonché contro il business delle navi cargo di Mosca sospettate di partecipare al trasporto di componenti missilistiche.

«La fornitura iraniana di missili balistici alla Russia alimenta l'invasione illegale dell'Ucraina e il barbaro attacco a una democrazia sovrana, noi eravamo stati chiari che avrebbe avuto una risposta significativa», ha riecheggiato da parte sua Lammy. Non senza ribadire il ruolo in prima fila del Regno fra «i partner» Nato – anche sotto il nuovo governo s – per assicurare a Kiev tutto il sostegno necessario «whatever it takes».

Un impegno che il neo-inquilino del Foreign Office si prepara a testimoniare in una rara missione in tandem con Blinken in Ucraina annunciata oggi: qualcosa d'inedito «da ben oltre un decennio» da parte dei capi delle diplomazie dei «due alleati più stretti di tutti».

SDA