Guerra in Ucraina Kiev risponde a Mosca: «L'incursione a Kursk è il risultato dell'invasione»

SDA

8.8.2024 - 20:12

Sulla stessa linea l'Unione europea: «L'Ucraina sta combattendo una legittima guerra di difesa contro l'aggressione illegale» e quindi ha «il diritto» di attaccare il territorio nemico.
Sulla stessa linea l'Unione europea: «L'Ucraina sta combattendo una legittima guerra di difesa contro l'aggressione illegale» e quindi ha «il diritto» di attaccare il territorio nemico.
KEYSTONE

Mentre a Kursk continua a infuriare la battaglia, per la prima volta Kiev fa un riferimento implicito all'incursione lanciata da tre giorni in territorio russo: «La Russia ha portato la guerra sulla nostra terra, e ne deve sentire» le conseguenze, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. E il suo consigliere Mykhaylo Podolyak ha affermato che ogni attacco e bombardamento è solo il risultato della «aggressione» di Mosca.

Sulla stessa linea l'Unione europea: «L'Ucraina sta combattendo una legittima guerra di difesa contro l'aggressione illegale» e quindi, ha detto un portavoce della Commissione, ha «il diritto» di attaccare il territorio nemico.

Una posizione diversa da quella più prudente espressa dagli USA, che avevano detto di non essere stati avvertiti in anticipo dagli ucraini e di volere chiedere spiegazioni all'esercito di Kiev.

Un riflesso della tensione che regna a Mosca per l'offensiva inaspettata – a cui secondo i vertici militari partecipano un migliaio di soldati appoggiati da mezzi corazzati – sono anche le parole dell'ex presidente Dmitry Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, secondo il quale la Russia deve reagire puntando non solo a conquistare tutto il territorio delle quattro regioni ucraine annesse, ma muoversi «più a fondo» per arrivare a «Odessa, Kharkiv, Dnepropetrovsk, Nikolayev, verso Kiev e oltre».

Sudzha «sotto quasi completo controllo»

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che gli ucraini cercano di avanzare nei distretti di Sudzha e Korenevo, ma sono sottoposti ai martellanti bombardamenti dell'artiglieria e dell'aviazione russe, che colpiscono anche le riserve delle truppe di Kiev nella regione ucraina di Sumy, sull'altro lato del confine.

Secondo un bilancio di Mosca, dall'inizio dell'incursione, all'alba di martedì, gli ucraini hanno perso 660 militari e 82 veicoli corazzati, inclusi otto carri armati. Ma i resoconti dei blogger militari russi dipingono un quadro più fosco.

Il canale Rybar, considerato vicino alle forze armate, afferma che, dopo essersi impadroniti di diversi villaggi, gli invasori hanno ora «sotto quasi completo controllo» anche Sudzha, un centro di oltre 5'000 abitanti distante otto chilometri dalla frontiera.

A Sudzha è situata una stazione di transito dell'ultimo gasdotto che pompa gas russo in Europa attraverso l'Ucraina (che tra l'altro continua ad essere pagata da Mosca per i diritti di transito).

La possibile minaccia alla conduttura ha fatto salire di oltre il 5% il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam fino a 40,43 euro al megawattora, nuovo massimo dell'anno. La Gazprom, la maxi compagnia statale russa del settore, ha fatto sapere tuttavia che il flusso continua regolarmente.

I voli dei caccia F-16 vogliono «seminare il panico»

Si continuano intanto a contare i morti civili nei bombardamenti dalle due parti che accompagnano i combattimenti. Il vice governatore ad interim di Kursk, Andrey Belostotsky, ha detto che quattro persone sono morte negli attacchi ucraini.

Secondo la diocesi locale della Chiesa ortodossa russa, una persona è deceduta nel bombardamento sull'antico monastero di San Nicola Belogorsky nel villaggio di Gornal, non lontano da Sudzha. Un altro civile è rimasto ucciso e uno ferito in un attacco sulla regione russa di Belgorod, secondo il governatore.

Le autorità ucraine segnalano invece almeno cinque persone morte nei bombardamenti russi, di cui due nella regione di Sumy. Sono 3'000 i civili finora evacuati dalle aree dei combattimenti in territorio russo, contro i 6'000 fatti sgomberare in quello ucraino.

I primi caccia F-16 forniti da Paesi occidentali all'Ucraina hanno intanto sorvolato il distretto di Kakhovka, nella regione meridionale di Kherson, occupata dai russi, secondo quanto annunciato dal capo del distretto, Pavel Filipchuk.

Lo stesso Filipchuk ha affermato che i sorvoli, in corso da ieri, hanno solo lo scopo di «seminare il panico», e ha quindi invitato la popolazione a mantenere la calma. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che «gli F-16 sono già nei cieli ucraini e ce ne saranno altri».