Caos in tribunaleTragedia di Rigopiano, condannato il sindaco
SDA / Red
23.2.2023 - 17:17
Condanna di due anni e otto mesi al sindaco di Farindola (Pescara) Ilario Lacchetta per la tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio 2017, da una valanga, evento in cui morirono 29 persone fra ospiti e dipendenti.
SDA / Red
23.02.2023, 17:17
23.02.2023, 20:20
SDA / Red
L'accusa aveva chiesto per Lacchetta, sindaco attuale e all'epoca del disastro, 11 anni e 4 mesi.
Sono stati invece assolti l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo e, l'ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea.
Subito dopo la lettura della sentenza si è scatenato il caos in aula. Molti parenti si sono messi a urlare per contestare la decisione del giudice che ha assolto 27 imputati su 30. Alcuni sono stati trattenuti a stento dalle forze dell'ordine.
La vicenda
Ricordiamo che il pomeriggio del 18 gennaio del 2017 migliaia di metri cubi di neve spazzarono via tutto, la struttura, ma soprattutto 29 vite umane.
Alla sbarra esponenti politici, funzionari, dirigenti prefettizi e i gestori dell'Hotel, per ipotesi di reato che vanno dal disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni plurime colpose, falso ed anche depistaggio ed abuso edilizio.
Il Procuratore Giuseppe Bellelli nella sua requisitoria aveva auspicato «una sentenza che in nome della Costituzione e del Popolo Italiano affermi il modello di Amministratore Pubblico che aveva il dovere di prevedere il peggio ed evitare la tragedia».
Quasi tutti gli avvocati difensori, invece, puntavano sull'assoluta imprevedibilità dell'evento.
Chiesti 150 anni di condanna per i 26 imputati
Al Giudice Sarandrea è toccato il compito di fare sintesi tra i circa 150 anni di condanna richiesti per i 26 imputati, dai 12 anni all'ex Prefetto Provolo, agli undici anni e 4 mesi per il sindaco di Farindola Lacchetta ed il suo tecnico comunale Colangeli, ai 10 anni per i dirigenti della Provincia di Pescara D'Incecco e Di Blasio, e le altre pene.
La sentenza arriva a oltre sei anni dalla tragedia, 1.318 giorni dalla prima udienza del 16 luglio 2019, ben 15 rinvii e le aule separate in piena emergenza Covid.