Crisi di governo Italia: i «Costruttori» perdono un pezzo, Conte ter meno probabile

SDA

28.1.2021 - 11:55

Il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella da ieri è alle prese con le consultazioni in vista della formazione di un nuovo governo.
Il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella da ieri è alle prese con le consultazioni in vista della formazione di un nuovo governo.
Keystone

Nel secondo giorno di consultazioni dal presidente delle Repubblica italiana Sergio Mattarella al Quirinale, che vedrà protagonisti i partiti, la strada per un possibile esecutivo guidato ancora da Giuseppe Conte si fa ancora più in salita.

Il nuovo gruppo dei Costruttori costituitosi ieri in Senato con l'obiettivo di diventare il punto di riferimento per chi dall'opposizione volesse andare a sostenere il governo, perde un pezzo.

Il senatore di Forza Italia (FI) Luigi Vitali, che ieri sera aveva annunciato ufficialmente l'addio al gruppo azzurro per andare a sostenere un possibile terzo governo di Conte, fa marcia indietro e nelle prime ore della mattina chiarisce che non darà «nessun appoggio politico» all'esecutivo. Dice di aver avuto con il presidente del Consiglio dimissionario un'interlocuzione esclusivamente su «una riforma complessiva della giustizia» e di voler dare il suo appoggio per «un ritorno allo stato di diritto e di garanzie nel processo», nel solco di quanto indicato dall'ex premier e leader di FI Silvio Berlusconi.

Il senatore, a quanto raccontano da FI, non avrebbe ricevuto risposte adeguate alle sue richieste sul tema della giustizia, decidendo così di fare marcia indietro e di rimanere nel gruppo di Forza Italia che non aveva ancora lasciato ufficialmente.

Al momento dunque i Costruttori restano a quota dieci, ma senza modificare gli equilibri tra maggioranza e opposizione, visto che gli attuali componenti sono tutti senatori che avevano già votato la fiducia all'esecutivo.

Mattarella riprenderà nella mattinata le consultazioni che si chiuderanno nel pomeriggio con le delegazioni di Liberi e Uguali (LeU), Italia Viva (Iv) e infine del Partito democratico (Pd). Domani sarà invece la volta del centrodestra e della delegazione del MoVimento 5 Stelle (M5S).

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