Medio Oriente Il presidente israeliano: «Condanno fermamente il pogrom in Samaria»

SDA

16.8.2024 - 11:59

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l'attacco da parte dei coloni ebrei contro un villaggio nella Cisgiordania settentrionale (foto d'archivio).
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l'attacco da parte dei coloni ebrei contro un villaggio nella Cisgiordania settentrionale (foto d'archivio).
Keystone

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha «condannato fermamente» l'attacco di coloni ebrei contro un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata.

Secondo l'Autorità palestinese, l'episodio ha provocato un morto e un ferito grave, e ha definito questa violenza un «pogrom».

«Condanno fermamente il pogrom di stasera in Samaria», ha scritto ieri Herzog in un messaggio su X, usando il nome della provincia biblica corrispondente alla Cisgiordania settentrionale.

Dello stesso avviso è anche il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, il cui ufficio intende considerare l'incidente «con severità», ma inquadra le azioni come un tentativo di combattere il terrorismo, piuttosto che come terrorismo in sé. Ha inoltre annunciato che «i responsabili saranno catturati, processati e condannati», come riportato da The Times of Israel.

«Condanno fermamente qualsiasi tipo di violenza»

Critiche riguardanti l'episodio di violenza sono state mosse anche dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, il quale ha denunciato gli «estremisti» che stanno devastando la città palestinese «mentre i nostri soldati combattono su vari fronti per difendere lo Stato di Israele».

«Condanno fermamente qualsiasi tipo di violenza e do il mio pieno appoggio alle Idf, allo Shin Bet e alla polizia israeliana affinché svolgano i loro ruoli e affrontino la questione con severità. La rivolta estremista va contro tutti i comandamenti morali dello Stato di Israele», ha scritto Gallant sui social media.

Dal canto suo, il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir si è scagliato contro Gallant e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf) Herzi Halevi, imputando a loro la responsabilità di quanto accaduto.

«Ho detto al capo dello stato maggiore che non appoggiare i soldati nell'uccidere un terrorista che lancia sassi porta a incidenti come quello», afferma Ben Gvir in un comunicato citato dai media israeliani.

«Nonostante ciò, è inequivocabilmente vietato farsi giustizia da soli», continua il ministro ultranazionalista senza denunciare esplicitamente i coloni. «Sono le Idf che devono occuparsi del terrorismo e della deterrenza, anche nel caso di Jit. È giunto il momento che il ministro della Difesa lo faccia».

Anche dalla Casa Bianca arriva la condanna

Non si è fatta attendere nemmeno la condanna da parte della Casa Bianca, che ha criticato le autorità dello Stato ebraico per non essere regolarmente intervenute in tempo per prevenire gli attacchi contro i palestinesi.

Tali episodi «sono inaccettabili e devono cessare», ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano in una dichiarazione rilasciata al quotidiano Times of Israel. «Le autorità israeliane devono adottare misure per proteggere tutte le comunità dai danni: ciò include intervenire per fermare tale violenza e chiedere conto a tutti gli autori di tale violenza», aggiunge il funzionario Usa.

Le forze armate israeliane, Idf, hanno reso noto che è stato arrestato un civile israeliano che ha partecipato al «grave» attacco. Il sospettato è stato consegnato alla polizia. L'esercito ha inoltre affermato che sta indagando sulla morte di un palestinese avvenuta nel medesimo contesto e ha avviato un'indagine congiunta con la polizia e lo Shin Bet.