Tensioni Tre manifestanti iraniani all'estero rapiti e riportati nel Paese

pv

13.9.2023 - 20:15

Uno dei tre manifestanti riportati in Iran avrebbe partecipato a manifestazioni contro il regime a Berlino.
Uno dei tre manifestanti riportati in Iran avrebbe partecipato a manifestazioni contro il regime a Berlino.
Keystone

Almeno tre manifestanti iraniani residenti all'estero sono stati rapiti, arrestati e riportati in Iran dall'Intelligence di Teheran per la loro partecipazione a raduni contro la Repubblica islamica negli Usa, in Gran Bretagna e in Germania durante l'autunno 2022.

Un video pubblicato dall'agenzia Fars, affiliata con le Guardie della Rivoluzione iraniana, mostra un video con le confessioni, molte delle quali poi rivelatesi forzate, degli arrestati.

«Con operazioni complesse e precise, il ministero dell'Intelligence dell'Iran è riuscito ad arrestare e fare rientrare in Iran un certo numero di leader delle proteste anti-sistema nei paesi stranieri», riporta la Fars in riferimento alle manifestazioni contro la Repubblica islamica che si sono tenute in molti paesi europei e negli Stati Uniti mentre in Iran erano in corso proteste anti-governative, esplose il 16 settembre del 2022 dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.

Filmati e monitorati

Secondo quanto riporta la Fars, i manifestanti iraniani all'estero sono stati monitorati e filmati dagli agenti del ministero dell'Intelligence di Teheran e altri dimostranti saranno arrestati in futuro.

I video con i tre manifestanti rapiti all'estero e riportati in Iran, trasmessi dal ministero, non mostrano chiaramente il volto degli arrestati e non è possibile identificarli. Nei filmati i tre sono presentati come «leader delle manifestazioni» e confessano di aver commesso errori, di essersi pentiti e che non avrebbero mai immaginato di potere essere arrestati dal ministero dell'Intelligence.

Tre persone da Germania, Stati Uniti e Regno Unito

Un giovane iraniano con cittadinanza anche tedesca afferma nei filmati di aver partecipato a delle proteste a Berlino, di aver pubblicato sulle reti sociali messaggi sulla morte di Mahsa Amini e contro la Repubblica islamica e anche di avere girato un video clip per la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock.

Il ministero dell'Intelligence ha trasmesso filmati dove il giovane partecipa a delle manifestazioni gridando «donna, vita, libertà», lo slogan delle proteste antigovernative scoppiate un anno fa. «In questo momento non so cosa dire», afferma il giovane nel video della confessione mentre piange.

La seconda persona che appare nei video afferma di essere residente negli Stati Uniti dal 1973. Nei filmati la si vede partecipare a raduni davanti all'Ufficio Federale di Los Angeles mentre grida con un megafono slogan contro la Repubblica islamica.

Un altro giovane di Londra, chiamato semplicemente Yasser, confessa di essere stato attivo sulle reti sociali, pubblicando video delle proteste e viene anche mostrato mentre si trova a Londra e chiede agli iraniani di partecipare a manifestazioni nel centro della capitale britannica.

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