USA - UcrainaL'ira dei trumpiani: «Biden vuole la terza guerra mondiale»
SDA
18.11.2024 - 20:49
L'ultimo regalo di Joe Biden all'Ucraina non è stato gradito da Donald Trump e i suoi alleati che hanno accusato il presidente uscente di voler lasciare in eredità a quello eletto un'escalation del conflitto dalle conseguenze imprevedibili.
Keystone-SDA
18.11.2024, 20:49
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The Donald non si è espresso direttamente, ma il figlio Donald jr ha attaccato su X la decisione del commander-in-chief di autorizzare Kiev a usare i missili a lungo raggio contro la Russia.
«Vuole far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari! Imbecilli!», ha sentenziato il figlio del tycoon ricordando che ci sono «10.000 soldati nordcoreani pronti a combattere al fianco della Russia».
Un'altra fedelissima del tycoon, Marjorie Taylor Greene, ha condannato Biden per la decisione, non ancora ufficializzata. «Il 5 novembre il popolo americano ha votato per mettere fine a questo tipo di politiche, NON vuole finanziare o combattere guerre straniere. Vogliamo risolvere i nostri problemi», ha attaccato la deputata su X.
Sempre sulla piattaforma di Elon Musk il senatore dello Utah Mike Lee ha scritto che «i liberali amano la guerra perché ti autorizza a creare un governo più grande e ingombrante», una posizione sostenuta in passato anche dallo stesso milionario.
Il 62% dei repubblicani vuole porre fine agli aiuti a Kiev
David Sacks, stretto alleato del patron di Tesla e uno dei maggiori donatori del tycoon, intervenuto anche alla convention repubblicana, ha accusato il presidente di voler consegnare il caos al suo successore.
«Il presidente Trump ha ottenuto un chiaro mandato per porre fine alla guerra in Ucraina. E cosa fa Biden nei suoi ultimi due mesi in carica? Incrementa il conflitto per consegnare a Trump la peggiore situazione possibile?».
Secondo una ricerca dell'Università del Maryland delle ultime settimane, il 62% dei repubblicani vuole che il sostegno alle forze di Volodymyr Zelensky finisca il prima possibile, contro il 63% dei democratici che invece ritengono che gli Stati Uniti debbano continuare a supportarle.
Non tutto il Grand Old Party è d'accordo con Trump
Ma non tutti nel Grand old party sono d'accordo. Il senatore Roger Wicker, membro di spicco della commissione per le forze armate da oltre un anno sta facendo pressioni sull'amministrazione affinché tolga le restrizioni sull'uso dei missili.
«Se le notizie della stampa saranno confermate, mi compiaccio della prospettiva di consentire all'Ucraina di utilizzare gli Atacm a lungo raggio. Ciò non giustificherebbe tuttavia il deliberato rallentamento da parte del governo di beni e assistenza da tempo autorizzati dal Congresso», ha affermato Wicker, in un comunicato, rivendicando di aver sostenuto da tempo l'iniziativa.
«Questo devastante conflitto avrebbe potuto essere concluso a condizioni vantaggiose per gli Stati Uniti e la Nato se Biden avesse ascoltato il consiglio delle maggioranze bipartisan alla Camera e al Senato».
In campagna elettorale Trump ha assicurato che avrebbe risolto in «24 ore» il conflitto in Ucraina grazie ai suoi buoni rapporti con Vladimir Putin e alle sue capacità di negoziatore.
Biden dall'altra parte non ha nessuna intenzione di farsi da parte in questi due ultimi mesi al comando ed è determinato a dare a Kiev tutti i fondi approvati dal Congresso e forse altre armi.