Germania, elezioni anticipate Intesa fra SPD e CDU: i tedeschi andranno alle urne il 23 febbraio

SDA

12.11.2024 - 20:11

Friedrich Merz (destra) e il cancelliere Olaf Scholz hanno trovato un accordo per anticipare le elezioni a febbraio 2025.
Friedrich Merz (destra) e il cancelliere Olaf Scholz hanno trovato un accordo per anticipare le elezioni a febbraio 2025.
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Il braccio di ferro è stato rumoroso ma non è durato tanto alla fine: i tedeschi torneranno alle urne il 23 febbraio. Dopo l'apertura di Olaf Scholz di domenica scorsa, in seguito alla bufera sollevata dal cancelliere rimasto senza governo che prendeva tempo, CDU e SPD hanno trovato un compromesso sulla data delle elezioni anticipate senza eccessive difficoltà.

Scholz, dal canto suo, porrà la questione di fiducia il 16 dicembre. Soluzioni di cui anche Friedrich Merz, il leader dell'opposizione che premeva per accelerare, è adesso soddisfatto.

Per il neoministro delle Finanze Jörg Kukies, non è realistico invece pensare che la Germania possa approvare il bilancio del 2025 prime delle elezioni. Tuttavia la data di fine febbraio consente un'organizzazione ordinata di urne sicure, di fronte alle riserve espresse dai tecnici sui possibili rischi di un voto affrontato di corsa all'inizio dell'anno, e dà ai due principali sfidanti, Merz e Scholz, la sensazione di aggirare scogli importanti.

Il Kanzler ha bisogno di tempo, dal momento che nel suo entourage sono convinti che il candidato della CDU, del tutto inesperto, si farà male da solo nelle prossime settimane; mentre i cristiano democratici volevano assolutamente evitare che l'SPD godesse degli effetti di una probabile vittoria ad Amburgo, dove ci saranno le amministrative il 2 marzo.

Campagna elettorale iniziata con la cacciata di Lindner

Il primo duello fra i due è atteso già domani, al Bundestag. Ma la campagna elettorale è iniziata ufficialmente mercoledì scorso, quando nel cacciare il liberale Christian Lindner dal suo esecutivo, il leader socialdemocratico ha avuto toni durissimi verso l'ex alleato, proprio per dimostrare ai tedeschi di essere in grado di fare il capo e guidare la nazione.

Una mossa non del tutto riuscita, che gli ha attirato apre critiche scatenando anche la satira contro di lui, ma che potrebbe anche dare l'avvio a uno stile politico diverso per i prossimi mesi. Scholz, che ha già detto di voler vincere di nuovo, è dato ad ogni modo da tutti per sconfitto.

Lindner vuole puntare al ministero delle Finanze

«Credo che la corsa sia già decisa», ha commentato proprio Lindner, riprendendo la parola dopo il trauma dell'ultima notte in cancelleria, dove la mossa dei liberali che volevano uscire dal governo è stata anticipata da un licenziamento pubblico e mortificante.

Lindner ha anche affermato di puntare di nuovo alle Finanze quando fra pochi mesi il cancelliere sarà molto probabilmente Merz, l'avvocato milionario inviso ad Angela Merkel, che al momento può contare sul primato fra i partiti con la CDU data al 33% contro il 16 dei socialdemocratici.

Il crollo del cosiddetto semaforo ha fatto già bene all'FDP che ha recuperato un punto cruciale (stando ad alcuni sondaggi ora è fra il 4 e il 5%) per entrare di nuovo in parlamento. Lindner mira però a un risultato a due cifre e si è rapidamente riavvicinato ai conservatori, che aveva apertamente snobbato per anni.

Habeck apre la campagna al tavolo della sua cucina

Anche Robert Habeck, vicecancelliere dei Verdi e ministro dell'Economia e del Clima, ha aperto la sua campagna elettorale, con un podcast filmato seduto al tavolo della sua cucina.

Un modo per riavvicinare i tanti elettori che hanno abbandonato il partito (all'11%), spaventati dalla radicalità del loro atteggiamento su tante misure, a partire dalla stretta sui termosifoni.

Alternative für Deutschland e Sahra Wagenknecht

Le prossime elezioni tedesche saranno però un momento della verità pure per i partiti populisti: Alternative für Deutschland naviga al 17%, al secondo posto, e ha deciso di anticipare il congresso di partito a gennaio per affrontare meglio la campagna elettorale.

E poi toccherà fare i conti con Sahra Wagenknecht, il cui nuovo movimento ha visibilmente modificato il quadro politico dei Laender dell'est che hanno votato in autunno, dove la lady accusata di rossobrunismo siede ai tavoli delle trattative di coalizione. Nei sondaggi, a livello federale, non supera per ora il 5%.

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