Risultato nella notte svizzera In Canada i liberal scelgono il loro nuovo leader dopo Trudeau

SDA

9.3.2025 - 18:20

Secondo i recenti sondaggi, l'economista ed ex governatore della banca centrale del Canada Mark Carney è in vantaggio. I canadesi in lui vedono una figura solida, dalla grande esperienza internazionale e in grado di affrontare la politica di Donald Trump. (Foto archivio)
Secondo i recenti sondaggi, l'economista ed ex governatore della banca centrale del Canada Mark Carney è in vantaggio. I canadesi in lui vedono una figura solida, dalla grande esperienza internazionale e in grado di affrontare la politica di Donald Trump. (Foto archivio)
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Il partito dei Liberal canadesi sceglie il suo prossimo leader e premier del paese, e che dovrà affrontare la guerra commerciale di Donald Trump nonché fronteggiare le ambizioni espansionistiche del presidente USA, che vuole fare dal Canada il 51esimo stato.

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Le votazioni fra i membri del partito sono in corso dal 26 febbraio per decidere chi prenderà il posto di Justin Trudeau e aprirà una nuova era per la politica canadese e il risultato si avrà nella notte svizzera. Chiunque vincerà dovrà convocare le elezioni generali, da tenersi entro ottobre.

I due favoriti in corsa sono Chrystia Freeland, l'ex ministro dell'economia di Trudeau le cui dimissioni hanno convinto il premier a fare un passo indietro, e l'ex governatore della banca centrale del Canada Mark Carney.

Carney è in vantaggio negli ultimi sondaggi

Negli ultimi sondaggi Carney è in vantaggio: i canadesi in lui vedono una figura solida, dalla grande esperienza internazionale in grado di affrontare Trump. Proprio Carney, di recente, non ha usato parole tenere nei confronti del presidente americano paragonando i suoi commenti sul fare del Canada il 51esimo stato americano alle parole di «Voldemort», il villano di Harry Porter.

Anche Freeland ha una grande esperienza internazionale: prima di essere ministro dell'economia è stata ministro degli esteri di Trudeau. Ma proprio questo sembra pesare sulla sua ascesa al potere: i critici l'accusano infatti di non aver fermato il premier in uscita quando le sue politiche erano ormai divenute impopolari.

Freeland nelle ultime settimane ha cercato di riposizionarsi e presentarsi nuovamente ai canadesi, sventolando come importanti riconoscimenti della sua precedente azione i soprannomi che le sono stati dati da Trump.

Il presidente americano l'ha definita una persona «tossica», un'«idiota» e un'«incompetente», ma – come la stessa Freeland ha ricordato – l'ha anche chiamata «killer» nelle trattative per rinegoziare il Nafta durante il primo mandato di Trump.

Per conquistare il pubblico, Freeland ha presentato una piattaforma che punta ad affrontare i temi divenuti un punto di debolezza per i Liberal, dalla mancanza di medici all'aumento della spesa militare e il contrasto delle interferenze estere in politica. E promesso di fare del Canada una «superpotenza dell'energia».

Carney punta tutto sull'economia

Carney invece ha puntato tutto sull'economia, suo punto di forza, promettendo di rilanciarla e di far scendere i prezzi delle case grazie a 4 milioni di nuove abitazioni che metterà a disposizione nei prossimi anni.

«Accelerando il processo decisionale sui progetti più importanti, il Canada sarà in grado di ridurre i costi, attirare più investimenti, creare più posti di lavoro e costruire l'economia più forte del G7», ha detto. Promesse economiche che sia Freeland che Carney troveranno non facili da realizzare nel mezzo della guerra commerciale avviata da Trump.

I dazi americani rischiano di piegare un'economia canadese già debole, e il pericolo è quello di un recessione che, ambedue i candidati, vogliono evitare a tutti i costi in vista delle elezioni generali.