Spari a Trump Il mistero di Thomas Crooks, l'attentatore 20enne

SDA

14.7.2024 - 21:05

Un tipo solitario, vittima di bullismo e appassionato di armi. Sulla carta Thomas Matthew Crooks aveva il classico profilo dell'attentatore made in Usa, quello che almeno una volta l'anno massacra decine di persone in una scuola o in un centro commerciale.

Un agente è in piedi davanti alla sua auto domenica 14 luglio 2024, mentre chiude l'accesso al luogo del comizio in cui l'ex presidente Donald Trump è stato bersaglio di un attentato sabato a Butler, in Pennsylvania. Dietro l'agente, sventola ancora una grande bandiera del comizio.
Un agente è in piedi davanti alla sua auto domenica 14 luglio 2024, mentre chiude l'accesso al luogo del comizio in cui l'ex presidente Donald Trump è stato bersaglio di un attentato sabato a Butler, in Pennsylvania. Dietro l'agente, sventola ancora una grande bandiera del comizio.
KEYSTONE

Invece il 20enne di Bethel Park passerà alla storia come colui che ha cercato di uccidere Donald Trump durante un comizio vicino alla sua cittadina in Pennsylavnia, un sobborgo di Pittsburgh dove vivono 30.000 anime.

Il movente del tentato assassinio è ancora avvolto nel mistero. La polizia è abbastanza sicura che abbia agito da solo ma mette le mani avanti sulle ragioni dell'attacco avvertendo che potrebbero volerci «mesi» per stabilirle.

Ad analizzare la vita di questo ragazzo esile, pallido e con gli occhiali si scopre che era registrato come elettore repubblicano ma che il 20 gennaio del 2021, proprio il giorno dell'inaugurazione di Joe Biden alla Casa Bianca, aveva fatto una donazione di 15 dollari ad un gruppo democratico, ActBlue.

Viveva in un quartiere dove  «non succede mai nulla»

«Stava sempre per conto suo, veniva preso in giro tutti i giorni e indossava spesso abiti mimetici in classe», ha raccontato un suo ex compagno di scuola della Bethel Park High School, dove Thomas si è diplomato nel 2022 e dove ha anche vinto un premio da 500 dollari per l'eccellenza in matematica e scienza.

Un'altra ex compagna lo ha descritto come «silenzioso e timido», mentre i vicini hanno parlato di una famiglia «carina e gentile».

Abitava con i genitori Matthew e Mary Crooks, in una casetta a schiera di tre stanze, in un quartiere borghese e residenziale dove, raccontano sempre i vicini, «non succede mai nulla e tutti si fanno i fatti loro».

Qualche lavoretto saltuario, esplosivo anche in casa

Un ragazzo insomma come milioni di altri negli Stati Uniti, che viveva in una cittadina di periferia come milioni di altre negli Stati Uniti.

Finita la scuola Thomas non è andato al college e non ha neanche cercato un vero e proprio impiego, se non qualche lavoretto saltuario come quello nella mensa di una casa di cura vicino casa.

Il padre di Thomas, che sei mesi fa ha acquistato il fucile Ar-15 utilizzato per sparare al tycoon, non ha voluto parlare con la Cnn e si è limitato a dire che «sta ancora cercando di capire cosa diavolo sia successo».

Ancora nulla si sa invece dell'esplosivo trovato sia nell'auto con la quale l'attentatore è arrivato al comizio sia in casa.

La polizia locale lo segnala al Secret service ma poi sparisce

Quando il giovane killer è stato freddato da un cecchino del Secret Service sul tetto di un edificio non lontano dal luogo del comizio aveva indosso una maglietta di un famoso canale Youtube, Demolition Ranch, che ha milioni di follower e trasmette solo video di armi e ordigni esplosivi.

Non aveva un documento di identità con sé (è stato identificato con il Dna) e nessun precedente penale in Pennsylvania.

Eppure non era passato inosservato ai controlli polizia locale che, secondo quanto riferito da fonti informate, lo avevano notato fuori dall'evento e lo avevano segnalato al Secret Service come «persona da tenere d'occhio».

Invece, alla fine è riuscito a sparire dai radar, appostarsi sul tetto e sparare a Trump.

SDA