Lutto Morte del principe Filippo: il cordoglio della Gran Bretagna e dei reali europei  

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9.4.2021 - 16:00

Il premier britannico Boris Johnson (foto d'archivio)
Il premier britannico Boris Johnson (foto d'archivio)
KEYSTONE/AP/Dominic Lipinski

«Ricorderemo il duca di Edimburgo per il suo contributo alla nazione e per il suo solido supporto alla regina». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando fuori da Downing Street.

«Come nazione e come regno ringraziamo la straordinaria figura e il lavoro» del principe Filippo, ha detto ancora il premier definendolo «un amorevole marito, un padre e un nonno affettuoso».

Boris Johnson ha rivolto il suo messaggio di cordoglio alla Royal Family per la morte del principe Filippo anche a nome della compagna Carrie Symonds. E ha tessuto un elogio a tutto tondo del consorte della regina Elisabetta, verso il quale in queste ore i tributi del mondo politico britannico si moltiplicano da personalità di ogni orientamento: incluso il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer.

Il premier Tory ha ricordato Filippo «non solo come una figura pubblica molto amata e altamente rispettata, ma anche come un marito devoto, un padre orgoglioso e amorevole, un nonno e, negli ultimi anni, un bisnonno» esemplare.

Johnson ha ricordato le parole della regina stessa, in onore di uno dei passati compleanni del duca, secondo cui la famiglia reale e l'intero Paese «dovranno sempre essere consapevoli del debito» nei confronti di Filippo per il suo servizio alla dinastia e alla nazione.

Fonte di ispirazione e d'incoraggiamento per i giovani

«Oggi – ha affermato il primo ministro – condividiamo il lutto di Sua Maestà la Regina e offriamo a lei e a tutta la sua famiglia le nostre condoglianze, con il nostro grazie, come nazione e come regno, per la straordinaria vita e il lavoro del Principe Filippo, Duca di Edimburgo».

BoJo ha quindi definito il principe scomparso come una «fonte di ispirazione e d'incoraggiamento per i giovani» britannici, attribuendogli il merito di aver aiutato la sovrana a «guidare la Royal Family e la monarchia in modo da farla rimanere un'istituzione indiscutibilmente vitale per l'equilibrio e la felicità della nostra vita nazionale».

Ha inoltre rammentato il suo impegno di ambientalista, «assai prima che la battaglia per la tutela della natura nel mondo diventasse di moda». Ma soprattutto ne ha evidenziato il ruolo di pilastro accanto alla regina, «non solo come marito, bensì come forza e presenza al suo fianco per più di 70 anni». «È quindi a Sua Maestà e alla famiglia reale – ha concluso – che i nostri pensieri e le nostre preghiere devono volgersi oggi».

La Chiesa anglicana: «un esempio di servizio cristiano»

Dal canto suo l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, massimo dignitario ecclesiastico della confessione anglicana, la Chiesa nazionale di cui la regina Elisabetta è nominalmente capo, ha ricordato il ruolo del principe consorte Filippo anche in quanto «Cristiano».

Welby, in un messaggio, rende «grazie a Dio per la sua straordinaria vita dedicata al servizio» della nazione e aggiunge: «Ponendo costantemente gli interessi degli altri sopra i propri», il principe Filippo «ha dato un eccezionale esempio di servizio Cristiano» .

Messaggi di cordoglio e di tributo sono stati indirizzati anche dai leader di altre confessioni religiose rappresentate nel Regno Unito di oggi: incluso dal mondo delle comunità ebraiche e da quelle musulmane britanniche.

Il cordoglio dei reali europei

Anche diversi capi di Stato e reali europei hanno manifestato alla regina Elisabetta II il loro cordoglio per la morte del duca di Edimburgo, riferisce la Bbc.

Il re Filippo del Belgio ha portato le condoglianze della famiglia reale belga in un messaggio privato ad Elisabetta. Seguirà a breve un messaggio pubblico e il sovrano belga ha espresso il desiderio di parlare di persona con la regina britannica appena sarà possibile.

Re Carl Gustaf di Svezia ha fatto sapere di essere, insieme con la regina Silvia, «profondamente rattristati nell'apprendere della scomparsa della sua altezza reale il duca di Edimburgo».

Il principe Filippo, ha continuato il sovrano svedese, «è stato un grande amico per anni della nostra famiglia, un rapporto che ha avuto per noi un valore profondo, il modo in cui ha servito il suo Paese rimarrà un'ispirazione per tutti noi».

S'inchina anche la leader indipendentista scozzese

Anche Nicola Sturgeon, leader secessionista scozzese dell'Snp, s'inchina di fronte alla scomparsa del 99enne principe consorte Filippo, il cui titolo reale di duca di Edimburgo ha rappresentato per decenni un simbolo del legame della Scozia e della sua capitale con il Regno Unito e con la monarchia britannica.

La first minister del governo locale scozzese ha annunciato via Twitter di aver inviato le sue «personali e più profonde condoglianze» alla regina e alla Royal Family. «Sono rattristata – ha sottolineato Sturgeon – dalla notizia della morte del Duca di Edimburgo».

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