Medio Oriente Biden teme che il conflitto si allarghi? Avrebbe avvertito Netanyahu in privato

SDA

21.10.2023 - 19:39

Joe Biden avrebbe avvertito privatamente il governo di Benjamin Netanyahu di evitare attacchi contro Hezbollah per non allargare il conflitto al fronte nel nord. (Foto d'archivio)
Joe Biden avrebbe avvertito privatamente il governo di Benjamin Netanyahu di evitare attacchi contro Hezbollah per non allargare il conflitto al fronte nel nord. (Foto d'archivio)
Keystone

Non interferire nei piani battaglia di Israele. Questa è la linea ufficiale di Joe Biden che invece, secondo quanto hanno rivelato funzionari americani ed israeliani al New York Times, sarebbe preoccupato della strategia bellica israeliana.

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il presidente statunitense Joe Biden avrebbe avvertito privatamente il governo di Benjamin Netanyahu di evitare attacchi contro Hezbollah per non allargare il conflitto.
  • La preoccupazione di Washington sarebbe nata dopo aver appreso che alcuni falchi nel governo israeliano, il ministro della Difesa Yoav Gallant in prima linea, stanno premendo per «un'offensiva preventiva» contro i miliziani sostenuti da Teheran.
  • In un colloquio privato con Antony Blinken a Tel Aviv, Gallant avrebbe rivelato il piano e scatenato la reazione di Biden.

Avrebbe inoltre avvertito privatamente il governo di Benjamin Netanyahu di evitare attacchi contro Hezbollah per non allargare il conflitto al fronte nel nord e non trascinare nella guerra l'Iran e, di conseguenza, gli Stati Uniti.

La preoccupazione di Washington – secondo le ricostruzioni – sarebbe nata dopo aver appreso che alcuni falchi nel governo israeliano, il ministro della Difesa Yoav Gallant in prima linea, stanno premendo per «un'offensiva preventiva» contro i miliziani sostenuti da Teheran.

Un attacco che inizialmente si temeva Netanyahu avrebbe scagliato all'indomani degli attentati terroristici di Hamas, il 7 ottobre, ma che è stato rinviato proprio per volontà del premier israeliano.

Rivelato il piano durante il colloquio con Blinken

In un colloquio privato con Antony Blinken a Tel Aviv, Gallant avrebbe rivelato il piano e scatenato la reazione di Biden che ha poi voluto incontrare – riferiscono le fonti al Nyt – il gabinetto di guerra al completo per metterlo in guardia sui rischi di una guerra su due fronti, persino citando come esempio la disastrosa decisione americana di invadere l'Iraq e la decennale guerra in Afghanistan dopo gli attacchi dell'11 settembre.

Nelle ultime ore Gallant ha minacciato Hezbollah che se continueranno a sparare missili, razzi e colpi di mortaio «pagheranno un prezzo alto». «Prevedo che la sfida diventerà ancora più grande e bisogna tenerne conto per essere pronti a ogni situazione», ha minacciato parlando con i soldati al confine. Inoltre, testimoni oculari hanno riferito di un intenso e prolungato scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele a ridosso della Linea Blu, la linea di demarcazione con il Libano.

Intensa attività diplomatica da parte degli USA

L'amministrazione Usa sta anche lavorando per tenere a bada i miliziani con un'intensa attività diplomatica guidata dal segretario di Stato americano.

Attraverso una serie di incontri privati in tutto il Medio Oriente, i diplomatici Usa hanno esortato le loro controparti arabe a comunicare con Hezbollah, anche tramite i loro contatti in Iran, per cercare di prevenire lo scoppio di una guerra con Israele.

Tutti questi movimenti segreti rivelano i dubbi più generali di Washington rispetto alla pianificazione bellica di Netanyahu e dei suoi, nonostante pubblicamente Usa e Israele mostrino di essere allineati.

Gaffe di Biden

Preoccupazioni tradite anche da una gaffe del commander-in-chief venerdì sera che la Casa Bianca si è affrettata a correggere.

Rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito sull'opportunità che Israele ritardi l'invasione di Gaza finchè non siano stati liberati più ostaggi Biden ha risposto «sì», esprimendo per la prima volta in chiaro un parere sulla strategia di guerra israeliana.

Non è passata neanche mezz'ora e la Casa Bianca in una nota ha spiegato che il presidente ha «sentito male la domanda» e in realtà intendeva dire che «è necessario che Hamas liberi altri ostaggi», dopo il rilascio di Judith Tai Raanan e Natalie Raanan, madre e figlia di Chicago liberate dopo due settimane di prigionia.

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