GazaProseguono gli attacchi israeliani e il lancio di razzi
SDA
6.8.2022 - 08:07
Proseguono nelle prime ore del mattino i bombardamenti israeliani su Gaza e il lancio di razzi dall'enclave in direzione di Israele, nella peggiore ondata di violenze da un anno a questa parte.
06.08.2022, 08:07
06.08.2022, 08:56
SDA
Ieri, venerdì, l'esercito israeliano aveva stimato di aver ucciso almeno 15 combattenti della Jihad islamica nei suoi attacchi iniziati ieri pomeriggio e che hanno preso di mira, secondo i militari, siti di fabbricazione di armi. Il ministero della Salute di Gaza ha confermato dieci morti, «tra cui una bambina di cinque anni», e 75 feriti.
Si tratta del bilancio più grave dai tempi della guerra di undici giorni del maggio 2021, che ha provocato 260 morti da parte palestinese, compresi combattenti, e 14 morti in Israele, tra cui un soldato, secondo le autorità locali.
Le Brigate Al-Quds, l'ala armata della Jihad islamica, hanno affermato di aver lanciato ieri «più di cento razzi» sul suolo israeliano come «prima risposta» agli attacchi israeliani che hanno ucciso uno dei leader del gruppo, Tayssir Al-Jabari.
Al sud di Israele le sirene di avvertimento continuano a suonare ma al momento, secondo l'esercito israeliano, il lancio di razzi non ha fatto vittime o danni.
Haaretz – che cita fonti dell'esercito – ha fatto sapere che i lanci di razzi – che continuano verso il sud e il centro di Israele – sono al momento opera esclusiva della Jihad islamica mentre Hamas non sembra partecipare. Nonostante i circa 100 razzi lanciati da Gaza su Israele, finora – secondo i media – non sono segnalati obiettivi colpiti direttamente né vittime.
Arrestati 19 jihadisti
Le forze israeliane nel frattempo hanno ampliato la loro offensiva contro la Jihad islamica, annunciando l'arresto di 19 membri del gruppo in Cisgiordania, mentre lanciavano ulteriori attacchi contro obiettivi dei militanti a Gaza.
L'esercito israeliano ha riferito in una nota che soldati e agenti dell'agenzia di sicurezza interna Shin Bet hanno arrestato 20 persone in raid mattutini nella Cisgiordania occupata, «di cui 19 sono agenti associati all'organizzazione terroristica della Jihad islamica palestinese».
Critiche dall'Onu
«Sono profondamente preoccupato per l'escalation in corso tra i militanti palestinesi e Israele, inclusa l'uccisione oggi di un leader della Jihad islamica palestinese all'interno di Gaza. Ciò avviene nel mezzo delle crescenti tensioni nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza nelle ultime settimane», ha detto il coordinatore speciale dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland.
«Nelle ultime ore almeno 10 palestinesi sono stati uccisi da attacchi aerei israeliani – ha aggiunto – Sono profondamente rattristato dalle notizie secondo cui una bambina di cinque anni è stata uccisa in questi raid. Non ci può essere giustificazione per eventuali attacchi contro i civili». Wennesland ha poi ribadito: «la continua escalation è molto pericolosa, il lancio di razzi deve cessare immediatamente e chiedo a tutte le parti di evitare un'ulteriore escalation».
A suo parere, i progressi compiuti nell'apertura graduale di Gaza dalla fine dell'escalation di maggio rischiano di essere vanificati: «l'Onu è pienamente impegnata con tutte le parti interessate nel tentativo di evitare un ulteriore conflitto che avrebbe conseguenze devastanti, principalmente per i civili – ha concluso – La responsabilità è delle parti per evitare che ciò accada».
Israele non ci sta
«Mentre la Jihad islamica palestinese lancia missili contro i civili israeliani, l'inviato delle Nazioni Unite esprime «profonda preoccupazione' per la neutralizzazione di un importante terrorista dietro a un imminente attacco agli israeliani. Esprimerà anche profonda preoccupazione per la neutralizzazione di al-Zawahiri?». Così l'ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro Gilad Erdan ha commentato le affermazioni del coordinatore speciale dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, che si è detto «preoccupato per l'escalation in corso».