Riforma delle pensioni Macron lunedì sera in TV per cercare dialogo con il popolo

SDA

17.4.2023 - 10:35

La promulgazione della legge di riforma delle pensioni da parte di Emmanuel Macron è stata al centro dell'ennesima polemica su questo tema, da mesi controverso. Questa sera, il presidente parlerà in TV rivolgendosi ai francesi con un discorso attraverso il quale tenterà di riallacciare il dialogo.
La promulgazione della legge di riforma delle pensioni da parte di Emmanuel Macron è stata al centro dell'ennesima polemica su questo tema, da mesi controverso. Questa sera, il presidente parlerà in TV rivolgendosi ai francesi con un discorso attraverso il quale tenterà di riallacciare il dialogo.
Keystone

Emmanuel Macron si rivolge questa sera ai francesi, in tv alle 20, con un discorso attraverso il quale tenterà di riallacciare il dialogo con i francesi dopo la contestata promulgazione della legge di riforma delle pensioni, tra venerdì e sabato scorsi.

La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale soltanto poche ore dopo il via libera del Consiglio costituzionale è stato interpretato dai sindacati e dall'opposizione come l'ennesima provocazione. «Fino all'ultimo mostra disprezzo» ha detto il leader de «La Confédération française démocratique du travail» (Cfdt), Laurent Berger.

I sindacati e i partiti che si sono opposti alla riforma che aumenta da 62 a 64 anni l'età pensionabile si dicono determinati a continuare la battaglia, anche se dal punto di vista istituzionale il percorso della riforma si è completato.

Macron vorrebbe «voltare pagina» e «passare ad altre riforme» – come ha sottolineato la premier Elisabeth Borne – ma il ricorso alla fiducia per far passare in parlamento una legge che la maggior parte dei francesi non voleva ha lasciato il segno.

Il presidente riceverà in giornata all'Eliseo ministri e responsabili della maggioranza per consultarli sulle «prospettive e sulle settimane e mesi prossimi», dicono nel suo entourage. I sindacati – che si riuniscono anch'essi in giornata per mettere a punto la strategia – vogliono tenere alta la temperatura sociale e non lasciar spegnere la protesta.

Per il 1° maggio, la leader de «La Confédération générale du travail» (Cgt), Sophie Binet, vuole in piazza «un'onda popolare e storica». Berger auspica che in quella giornata «vengano battuti tutti i record quanto a manifestanti in piazza».